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Fare trekking urbano: cosa, come, dove, con chi

da Daniele Ceccotti
104 letture tempo di lettura 4 minuti

Il trekking urbano nasce come forma sperimentale di turismo dolce con l’obiettivo di accompagnare i turisti in visite diverse o lontane dai circuiti noti. È un’attività che unisce il piacere e i benefici dello sport e della camminata leggera all’arte, alla scoperta enogastronomica e alla voglia di scoprire scorci di città e borghi noti ma vissuti sotto prospettive e angolazioni diverse.
Diciamo la verità: quanti di noi conoscono davvero le proprie città, angoli segreti, viste inattese, itinerari curiosi da cercare? Come si fa a guardare con occhi diversi qualcosa che abbiamo sotto al naso?
Basta fare una passeggiata in compagnia e ci si rende conto che bastano occhi diversi per scoprire cose diverse. Il modo migliore per fare trekking urbano è proprio in gruppo, preferibilmente disomogeneo per età e gusti. Vagabondare con persone sconosciute accomunate dal desiderio di scoprire cose nuove, liberare la mente, alleggerire il fisico percorrendo itinerari con diversi dislivelli di suolo, scalinate e parchi urbani. E quali sono, allora, i gruppi e le organizzazioni che favoriscono l’incontro e pianificano le uscite?

Le associazioni nazionali di trekking urbano
Il 31 ottobre 2022 si svolge la XIX° Giornata Nazionale del Trekking Urbano dal tema “Che spettacolo di trekking!”. La giornata è promossa dal sito ufficiale (https://www.trekkingurbano.info/) di Trekking Urbano che funziona da raccordo – punto di ritrovo anche organizzativo – sia per tutte le città e i borghi che si presentano come luoghi ideali per il trekking urbano, che per i visitatori singoli o in gruppo che vogliono aggregarsi alle iniziative promosse in tutta Italia. Questo è il sito sicuramente utile per informarsi su tutto quanto riguarda il turismo lento e il trekking urbano.
Se, invece, siete proprio alla ricerca di federazioni, enti, circoli e gruppi a cui associarsi per praticare il trekking urbano, ve ne sono moltissimi – provinciali, regionali e nazionali. Potete dare un’occhiata alla lista delle associazioni sul sito della FederTrek e trovare quella più vicina alla vostra zona di residenza o quelle con gli itinerari tematici di maggior interesse per i vostri gusti.

Perché camminare e muoversi in gruppo fa bene?
Muoversi e camminare in compagnia è sicuramente un piacere, perché lo si fa in totale sicurezza, accompagnati da guide esperte che sapranno raccontarvi curiosità e aneddoti davvero interessanti sui luoghi che visiterete. Soprattutto, però, camminare in gruppo è una attività facile da praticare, economica, divertente e che aiuta a restare in salute o a rimettersi in forma.
Una passeggiata – di per sé – non è mai banale perché aiuta a contrastare e prevenire efficacemente malattie croniche come il diabete, le cardiopatie, alcune malattie respiratorie e vascolari. Camminare è un vero investimento sulla propria salute e il benessere. Poterlo fare insieme ad altre persone con gli stessi interessi, alla scoperta di arte, cultura e natura è ancora più utile e salutare perché riduce lo stress e gli stati d’ansia. E che dire dei benefici sulla qualità del sonno? Inoltre, il trekking urbano riduce notevolmente la tendenza agli stati depressivi perché la condivisione e fare un’attività in compagnia aumenta l’autostima, la propria capacità di attenzione, stimola la cura di sé e promuove l’autonomia personale.
Un altro aspetto positivo del trekking urbano è che può essere praticato da tutti, grandi e bambini. Camminare in gruppo con la propria famiglia, i figli adolescenti e i bambini stimola anche la loro creatività, lo spirito di indipendenza e intraprendenza, oltre a sviluppare la socialità e il rispetto per gli altri. Infatti, durante le camminate urbane bisogna fare attenzione al rispetto del codice della strada e delle “istruzioni” degli accompagnatori.

È un’attività anche estremamente formativa dal punto di vista culturale e, infine, le giornate sono organizzate in modo tale che ci sia sempre una sosta presso botteghe artigianali o luoghi di ristoro e locande per poter degustare le specialità del posto e portare a casa un souvenir originale. Camminare per scoprire, capire, fare relazione. senza necessità di competere o arrivare prima per vincere alcunché tranne ricordi e sensazioni indelebili per poi nutrirsene culturalmente ed essere orgogliosi di averli realizzati.

Foto Pexels – Andrea Picquadio (apertura) – Rodnae (testo)

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