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Prato, viaggio nella Toscana che non ti aspetti

da Redazione
3k letture foto Marco Badiani

Tutti conosciamo Prato come la capitale dell’industria tessile in Italia, tanto che sulla storia di questa attività che ha reso celebre la città è nata una forma di turismo insolito e originale che da varie stagioni permette di conoscere l’architettura e l’archeologia industriale del capoluogo toscano, con la visita a vecchie e nuove manifatture. Grazie al progetto TIPO – Turismo Industriale Prato – infatti è possibile un’esperienza di visita esclusiva di luoghi del tessile suggestivi e ricchi di fascino, in cui è presente la mano di grandi architetti. Ma Prato è anche storia con il suo patrimonio culturale e nuova patria dell’outdoor. Da non perdere quindi anche la Prato dei cammini: zaino in spalla e scarpe comode, il trekking sui sentieri e lungo le vie storiche della Val Bisenzio offre oltre 300 chilometri da percorrere in natura, a piedi e in bicicletta. A ritmo lento, Prato offre scenari unici per godersi la primavera all’aria aperta, tra boschi vicini al centro cittadino, ville medicee, riserve naturali protette.

Cavalciotto Santa Lucia – foto L Righi

Gli itinerari a piedi, battuti da secoli, sono alla portata di tutti. Lungo la Via della Lana e della Seta (130 km, con 6 tappe di diversa durata e dislivelli), si può arrivare fino a Bologna, seguendo il tracciato ferroviario che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano; il percorso unisce due città che dai rispettivi fiumi e attraverso opere idrauliche simili e coeve hanno costruito nell’arco dei secoli il proprio sviluppo economico. Sulla Via Medicea (78 km, media difficoltà, realizzabile in 4 o più giorni), tra storia e leggenda, incontriamo quattro ville riconosciute Patrimonio Unesco e i territori dove i Medici vissero, cacciarono e si dilettarono plasmando meravigliosi paesaggi rappresentati anche da Leonardo da Vinci nei suoi dipinti.

Da non perdere il Cammino di Malaparte (sentiero da sud: 3 km circa, dislivello: 445 metri; media difficoltà – sentiero da nord: 3 km circa; dislivello 82 metri; media difficoltà), un trekking da “Maledetti Toscani” che conduce al mausoleo dedicato al celebre scrittore, giornalista e cineasta pratese Curzio Malaparte (info percorsi a piedi su https://www.pratoturismo.it/it/cosa/cammini-e-ciclovie/).

La Via della Lana e della Seta, la Via Medicea o il Cammino di San Jacopo in Toscana si possono percorrere anche in bici, su sentieri di varia difficoltà, per coniugare divertimento e forma fisica, raggiungendo i luoghi più belli tra strade meno battute e punti panoramici, accompagnati da un senso di libertà a stretto contatto con la natura.

Monti della Calvana – foto Mauro Faldi

Per le due ruote ci sono anche itinerari cicloturistici occasionali e ad anello nelle principali riserve naturali o aree protette e quelli di lunga percorrenza, come la Ciclovia del Sole o la Via Romea Germanica Imperiale. Si può scegliere il giro in bici di Prato all’interno della cinta muraria (5,38 Km; dislivello di 7 mt; facile); da provare anche la ciclabile dei parchi, che attraversa la città dispiegandosi lungo i piccoli centri e le campagne (11,56 Km; dislivello: 0 mt; facile); nel parco fluviale è possibile vedere da vicino e dall’alto le principali attrattive di Prato e i tratti caratteristici delle sue colline e dei suoi borghi ancora pulsanti di vita rurale (17,52 Km; dislivello: 307 mt; difficoltà media).

In bicicletta si può andare anche in Val Bisenzio, meta degli escursionisti; il Montalbano, inoltre, offre un grande numero di itinerari per gli appassionati di MTB, bici da corsa, gravel o downhill (info https://www.pratoturismo.it/it/cosa/cammini-e-ciclovie/).

Ufficio Informazioni Turistiche Prato – Piazza del Comune Tel. e Fax 0039 0574.1837859 Orario lun. – sab. 9,30-19, dom. e festivi 9,30-18,30
e-mail: info@pratoturismo.it

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