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La Via delle Sorelle

da Redazione
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Bergamo e Brescia, pur essendo simili, vantano identità distinte e caratteristiche uniche. Nonostante siano conosciute per la determinazione e l’operosità delle loro popolazioni, per le imprese che le rendono famose e benestanti, queste città non si limitano a un’immagine legata esclusivamente all’industrializzazione e alle relative ripercussioni ambientali. Infatti, Bergamo e Brescia hanno molto di più da offrire: possiedono province di una bellezza incredibile, con panorami sia noti che ignoti al grande pubblico. Queste province confinanti condividono paesaggi e patrimonio culturale, e sono delimitate da colline, montagne e un lago, elementi che le uniscono nonostante le loro differenze.

Lago d’Iseo – vista dal Corno del Creelì

Bergamo e Brescia si sono anche unite e dimostrate solidali durante un periodo storico significativo – la crisi sanitaria – durante la quale sono tristemente diventate protagoniste. Queste due città “sorelle” desiderano ora rinascere e la loro comune designazione come Capitale della Cultura nel 2023 rappresenta la più alta manifestazione di tale desiderio.

In seguito a questa prestigiosa nomina, è nata l’idea di valorizzare queste due città e le loro province da un punto di vista culturale e turistico, attraverso un approccio lento e immersivo. Questo concetto si è tradotto nella creazione di un Cammino lento, organizzato in diverse tappe, che unisce le due città e le loro province in modo sia ideale che fisico. Questo percorso, ricco di natura e cultura e con il minor numero possibile di strade asfaltate, è destinato a diventare un palcoscenico all’aperto per i territori che attraversa, con l’arte contemporanea come fulcro. Il Cammino è stato incluso nel Dossier di Bergamo Brescia Capitale Cultura, all’interno dell’area tematica “La città natura”, ed è stato identificato come uno dei progetti più rilevanti.

Bergamo – parco dei colli

Il progetto si pone tra gli Obiettivi:
– Incrementare la proposta di fruizione turistica sostenibile del territorio bresciano e bergamasco
– Rafforzare l’identità locale del territorio interessato, risvegliando e consolidando il senso di appartenenza delle comunità, indebolita dai locali fenomeni di consumo del suolo e urbanizzazione e dai generali effetti dei processi di globalizzazione
– Valorizzare maggiormente il patrimonio culturale e naturalistico del territorio e dei Comuni che uniscono Brescia e Bergamo
– Estendere la durata media attuale dei soggiorni e di spalmarli su un territorio più esteso
– Alimentare il processo condiviso di gestione ambientalmente sostenibile del territorio tra Brescia e Bergamo
– Aumentare una percezione green del territorio bresciano e bergamasco
– Intercettare nuovi target di visitatori oggi non del tutto coltivati
Inoltre il Cammino assolve in pieno ciò che l’emergenza sanitaria ha richiesto:
– un modo nuovo di ripensare gli spazi e la socialità;
– un modo nuovo di fruire i territori, decongestionalizzando, destagionalizzando e allungando i periodi di permanenza

Il Cammino
Il nome richiama il concetto del rapporto stretto tra le due città. Città che si assomigliano, che sono vicine e che, come sorelle, cooperano ma possono anche discutere, sono in competizione, ma fondamentalmente unite nel profondo e vicine nei momenti difficili. Le due città sono sempre state definite cugine, ma in più occasioni gli stessi sindaci hanno sottolineato come il rapporto si sia evoluto. E oggi sono diventate come sorelle.

I concetti chiave che hanno determinato la costruzione del percorso sono:
Creare una linea verde naturale tra due città/aree fortemente urbanizzate e con problemi relativi all’inquinamento ambientale con la necessità di mostrarne un altro volto, poco conosciuto nell’immaginario collettivo
Il contatto con gli altri cammini e sentieri a tappe presenti sul territorio. Questo progetto deve essere un motore di sviluppo anche per altri cammini o sentieri.
Segnalazione e riqualificazione di emergenze ambientali o architettoniche: alcune semisconosciute, alcune da portare all’attenzione perché vengano valorizzate.

Olera – Val Seriana

La Via delle Sorelle è un cammino a tappe, di 130 km che attraversa, oltre ai due capoluoghi Brescia e Bergamo, 34 comuni. Si sviluppa in gran parte sulla parte collinare delle due province, utilizzando e incrociando sentieri e vie esistenti, nuove e antiche: l’idea è stata quella di creare un’arteria che riuscisse a valorizzare anche i cammini e le vie storiche già presenti sul territorio all’insegna di un progetto di promozione in rete del turismo slow e sostenibile. E’ un cammino bidirezionale, cioè il viandante può scegliere la città di partenza, e le tappe consigliate per farlo interamente sono sei, ciascuna nella media dei 20-25 chilometri l’una.
Ogni camminatore potrà comunque modulare tempo e numero di chilometri giornalieri in base al proprio grado di allenamento, essendo in corso la creazione di una rete di accoglienza diffusa su gran parte dei comuni attraversati. Questa rete sta coinvolgendo, oltre ai classici bnb – locande – hotel, anche realtà che offrano la possibilità di piantare la tenda, oratori, cooperative, alle quali si sta chiedendo tariffe agevolate per il viandante che presenti la propria credenziale. Ogni tappa ha delle specificità, naturali e culturali tale da essere vissuta anche come gita giornaliera e di un weekend.

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L’itinerario attraversa i due capoluoghi di Provincia: Brescia e Bergamo – 34 comuni con il rispettivo patrimonio culturale: Collebeato, Concesio, Cellatica, Gussago, Rodengo Saiano, Ome, Monticelli Brusati, Iseo, Provaglio di Iseo, Corte Franca, Adro, Capriolo, Paratico; Sarnico, Credaro, Villongo, Gandosso, Castelli Calepio, Grumello del Monte, Chiuduno, Carobbio degli Angeli, Gorlago, Montello, Costa di Mezzate, Bagnatica, Brusaporto, Albano S. Alessandro, San Paolo D’Argon, Torre de’ Roveri, Scanzorosciate, Villa di Serio, Nembro (e la sua frazione Lonno), Alzano Lombardo (Frazioni di Brumano – Burro – Olera), Ponteranica.
n. 2 siti Unesco: le opere di difesa veneziane della città alta di Bergamo e il complesso monastico di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia.
Due parchi regionali (Parco dei Colli di Bergamo e Parco regionale Oglio Nord), n. 1 Parco Locale di Interesse Sovracomunale (Parco delle Colline di Brescia) e una riserva regionale (Torbiere del Sebino), oltre a diversi altri PLIS e aree di interesse naturalistico

Passaggio in Franciacorta

Tre aree vitivinicole DOC-DOCG (la Franciacorta, la Val Calepio, Moscato di Scanzo DOCG)
Due Strade del Vino (Strada del Vino di Franciacorta e Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca) promosse dalle rispettive associazioni deputate alla fruizione sostenibile del territorio interessato;
l’intersezione, in ottica di valorizzazione, con altri Cammini o percorsi di rilevante importanza: l’Antica Via Valeriana, il Sentiero 3V, il Cammino di Santa Giulia, il sentiero Verde dell’Oglio, la Via Mercatorum, il Cammino del Vescovado, Il Cammino di Carlo Magno, l’Alta via Delle Grazie.
Aree caratterizzate da eccellenze artigianali e distretti produttivi che rappresentano l’identità operosa del territorio.

Vigneti di Scanzo

Il lavoro di studio e definizione del percorso ha tenuto conto dei seguenti aspetti:
Requisiti del tracciato necessari al fine di rendere il Cammino idoneo al futuro inserimento nell’Atlante dei Cammini d’Italia, quindi la creazione di un percorso fisico lineare e fruibile in sicurezza; percentuale di strade asfaltate non superiore al 40%; tappe dotate di tutti i servizi di supporto al camminatore; servizi di alloggio e ristorazione entro 5 km dal Cammino.
Grado di difficoltà complessiva media con una lunghezza di ogni singola tappa non superiore a n. 30 km, con un dislivello massimo per tappa non superiore ai 700- 800 m.
Tempo di percorrenza complessivo dell’itinerario: complessivamente si ritiene opportuna una durata complessiva che va da 6 a 8 giorni (in base al grado di allenamento del camminatore.
Luoghi attraversati e opportunità di valorizzazione: il percorso vuole unire le due città partendo e arrivando in due luoghi simbolo delle città e Patrimonio UNESCO: il Complesso Santa Giulia e Città Alta a Bergamo con le sue Mura venete. Il tracciato attraversa aree naturalistiche di pregio, luoghi che testimonino l’identità territoriale locale, emergenze artistiche e architettoniche già consolidate, ma soprattutto testimonianze del patrimonio culturale locale “minore”, solo parzialmente interessate dai flussi turistici tipici, alle quali offrire una visibilità.

Il Cammino ha creato una rete di accoglienza: strutture per dormire e mangiare dislocate lungo le tappe che offriranno prezzi calmierati ai camminatori in possesso di credenziale.
Il Cammino ha una sua credenziale dedicata. La credenziale viene rilasciata a seguito di una donazione al Cammino che include: agevolazioni alle strutture e ingresso alla Riserva del Torbiere del Sebino.

via delle sorelle – segnaletica

La Via delle Sorelle ha una segnaletica verticale dedicata, che riporta il logo e la direzione di cammino (Bergamo o Brescia). La produzione e la posa della segnaletica verticale è stata finanziata da Regione Lombardia. E’ integrata da una segnaletica orizzontale (vernice e adesivi).

La Via delle Sorelle si arricchisce grazie al dialogo e all’interazione delle arti contemporanee (arti visive, teatro, letteratura e musica), chiamate a interpretare ed esaltare i valori fondamentali: il rapporto tra uomo e natura, tra uomo e territorio, tra passato e presente. Si parte con il posizionamento di opere d’arte contemporanea permanenti lungo le tappe del Cammino, per creare il primo cantiere creativo tra due città e trasformare la Via delle Sorelle in un palcoscenico a cielo aperto. L’obiettivo è trasformare il cammino in un palcoscenico a cielo aperto
Le opere d’arte sono caratterizzate dai seguenti aspetti fondamentali:
Essere di carattere permanente;
Essere raggiungibili prevalentemente a piedi;
Essere correlate per i materiali o i temi che le caratterizzano all’identità naturale, storica, sociale e culturale dei luoghi e dei siti del Cammino e del territorio;
Essere portatrici dei valori di bellezza, solidarietà, sostenibilità, ecologia e condivisione che caratterizzano un Cammino e i territori che le ospitano;
Essere capaci di dialogare armoniosamente con il paesaggio nel quale sono installate;
Essere di agile lettura e godimento per la popolazione locale, i Camminatori e chiunque vi si approcci, non solo per gli addetti ai lavori e gli esperti d’arte;
Rispettare tutte le norme di sicurezza ordinarie e rispondere alle caratteristiche di sostenibilità e godibilità previste da un Cammino;
Non arrecare danni fisici e morali al territorio e alla comunità che le ospita;
Essere a basso o nullo impatto ambientale;
Poter essere sottoposte a manutenzione da parte del comune o dei proprietari del territorio senza dover richiedere il costante intervento dell’artista che le ha realizzate negli anni.
Sono state altresì incoraggiate opere e installazioni che utilizzano i materiali locali e dialogano con le maestranze e le aziende del territorio, instaurando un circuito virtuoso di sostegno e promozione delle eccellenze culturali e identitarie, sociali e produttive di Brescia e Bergamo.
Le opere d’arte cresceranno anno dopo anno, in modo tale da impreziosire il Cammino nel tempo e continuare ad attivarne il valore, rendendolo un laboratorio dove arte, natura, cultura e produzione si intrecciano in modo virtuoso e sostenibile, inclusivo e aperto, a tutti accessibile e di forte coinvolgimento.
Gli artisti chiamati a lavorare e progettare opere e interventi estetici lungo il Cammino per il 2023 vivono e lavorano in Italia, appartengono a generazioni diverse e stanno lavorando a temi cruciali intrinsechi alla Via delle Sorelle.

Brescia – il castello

A Brescia, lungo la prima tappa del Cammino, l’artista Massimo Uberti (Brescia, 1966), noto a livello internazionale per il suo linguaggio che utilizza la luce per plasmare e fondersi nell’identità del paesaggio, ha realizzato una grande installazione realizzata in green neon che dichiara “EXPECT MORE” e che è collocata lungo la Via della Pusterla, nel Vigneto omonimo, il più esteso vigneto urbano d’Europa. Commissionata dall’azienda Cherubini S.p.A. di Bedizzole e ospitata dall’azienda Monte Rossa, proprietaria del vigneto stesso, l’opera a cura di Ilaria Bignotti con la collaborazione di Camilla Remondina diventa perfetta icona della Capitale Italiana della Cultura 2023, il cui messaggio è: La Città Illuminata. L’arte è luce che ci accompagna lungo un percorso di crescita e incontro, di ricerca e di progresso; dobbiamo chiedere di più, a noi stessi in primo luogo, per superare i confini e le barriere, lo possiamo fare nel rispetto delle unicità di ciascun essere vivente e della natura che ci ospita.
In dialogo ideale con questo grande lavoro luminoso, è l’opera disseminata di Claudia Losi (Piacenza, 1971) nel territorio bergamasco, nello specifico lungo il sentiero che da Nembro arriva alla frazione di Lonno. L’opera, a cura di Alessandra Pioselli e Ilaria Bignotti con la collaborazione di Camilla Remondina, consiste in un’installazione diffusa di piccole sculture in pietra locale che riprendono le forme ogivali allungate delle coti. L’intervento è stato ideato dall’artista come una punteggiatura discreta con cui tradurre, attraverso testi e immagini incise, le riflessioni nate dagli incontri e dalle attività svolte con la comunità di Nembro. Questi punti d’attenzione calpestabili accompagneranno la salita, la discesa e le soste dei viandanti, entrando in relazione con la storia e la memoria di un paesaggio ricco di tradizioni che si sono sedimentate nel tempo.

Lungo l’intero Cammino, si svilupperanno in punti naturali e culturali delle tappe le installazioni tessili dell’artista Laura Renna (San Pietro Vernotico, Brindisi, 1971): grandi arazzi realizzati con circa 2000 manufatti donati dall’azione collettiva e partecipata 50 MIGLIA – INSIEME NELLA CATENA UMANA ideata dall’Associazione VIVA VITTORIA odv.

Ma il Cammino intercetta anche aree già connotate per lo sguardo aperto alla relazione tra arte e natura: si pensi alla zona di Valle di Mompiano (Brescia, prima tappa) che da anni conduce il visitatore a riflessioni sull’ecologia attraverso installazioni artistiche dislocate nel percorso di ArteValle e che quest’anno vedrà la zona arricchirsi di nuovi interventi. Tra questi c’è “Nel Bosco Immagino”, un progetto con numerosi partner che nel 2023 si concretizzerà in diverse azioni, tra cui la realizzazione dell’Installazione di Matthias Neumann in Valle di Mompiano ed il coinvolgimento di tante realtà culturali Bresciane. A fianco all’artista ci sono i volontari dei Gnari de Mompià e gli studenti della LABA – Libera Accademia di Belle Arti di Brescia, che hanno aiutato l’artista nella realizzazione dell’opera. L’installazione è parte di LINK – urbana art festival, curato da Giovanni Gandolfi dell’Associazione True Quality.
Sul Monte Maddalena, nell’area che il Cammino percorre, in particolare nel tratto da San Gottardo al Castagneto dei Ragazzi, si colloca anche un nuovo progetto dell’AAB – Associazione Artisti Bresciani intitolato “Maddalena. Il bosco dell’arte”. L’intento è collocare opere di Land Art lungo uno dei percorsi più amati dai camminatori bresciani, introducendo una nota creativa e fiabesca sul bordo del cammino, nel bosco ceduo di proprietà comunale. Il progetto, pluriennale, partirà nel periodo di aprile-maggio con l’installazione (e in parte la realizzazione in loco) delle prime quattro opere affidate agli artisti Giovanni Bailoni, Rodolfo Liprandi, Corrado Rosa e Lino Sanzeni. Tutti artisti che utilizzano materiali naturali, provenienti dalla montagna, o riutilizzano materiali della tradizione locale. Il progetto è frutto di una stretta collaborazione di AAB con l’esperienza, ormai decennale, di Ledro Land Art ed è resa possibile dal sostegno di Fondazione ASM e di partner privati.

Torbiere al Lago d’Iseo

Il soggetto ideatore e promotore del progetto è l’Associazione di promozione sociale Slow Ride Italy che nasce nel 2017 con lo scopo di promuovere iniziative e progetti di promozione in ambito turistico, culturale, enogastronomico, educativo in chiave sostenibile.
Immaginato dal Luglio del 2020, studiato e progettato nel 2021 e presentato alle Istituzioni, il progetto “Cammino Brescia Bergamo”, è stato donato alle due città. Ne è nato un partenariato di Governance i cui soggetti sono: l’Associazione Slow Ride Italy, coordinatrice del progetto, i due comuni capoluogo, le due province, i comuni attraversati dal Cammino, l’Associazione Terre di Franciacorta e l’Associazione MilleMonti.

Il progetto del Cammino ha avuto il sostegno di Regione Lombardia – Fondazione ASM, Fondazione Cariplo – Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione della Comunità Bresciana, Visit Bergamo – Visit Brescia.

Info
www.laviadellesorelle.it
Instagram @laviadellesorelle
FB La via delle sorelle

Credit foto: Alessio Guitti

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