A vedere dalle inserzioni per modelli dell’Arca Freccia che ci sono ancora in vendita sul web, c’è da dire che sicuramente è stato un modello particolarmente fortunato commercialmente e soprattutto robusto, anche se moltissime di queste inserzioni si riferiscono a veicoli di fine anni ’80 o primi anni novanta.
L’Arca Freccia fu presentato a Torino nel 1979 al salone del camper che allora si teneva nel capoluogo piemontese. Si trattava di una serie economica, oggi si chiamerebbe “entry level”, tre modelli mansardati su meccanica Ford Transit (o Bedford) dalle dimensioni compatte. La particolarità, molto in voga in quel periodo, anche per altri marchi, era la porta posteriore di ingresso alla cellula, che fu poi abbandonata su pressioni della rete vendita che richiedeva il più tradizionale ingresso laterale. Il modello di base, il Freccia I (nella foto di apertura) era davvero molto piccolo, soli 4,5 mt pur offrendo 4 posti, come si può chiaramente vedere anche da un paio di foto che trovate qui sotto.
Oltre ai mansardati, man mano ne vennero prodotti vari modelli nel corso degli anni ottanta, furono anche presentate alcune versioni semintegrali, su meccanica Fiat 238 o Renault Trafic successivamente e un motorhome.
Altra particolarità, di cui peraltro siamo riusciti a trovare solo alcuni cenni nella pagina del sito http://www.arcamperclub.it/ (che ringraziamo per la loro indiretta consulenza storica) era quella che il modello Freccia II Caravan poteva essere acquistato anche come sola cellula, trainabile o da montare magari successivamente sul telaio di un furgone, nuovo o usato, anche in fabbrica, opzione che poteva prolungare la vita utile di un furgone e far risparmiare molto sull’acquisto del camper. Ve lo immaginate, oggi, un’operazione del genere a quali problemi burocratici e di omologazione andrebbe incontro?