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Il presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro

da Redazione
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Nata dall’impegno dell’associazione di volontariato Lignano in Fiore Onlus, per far sì che le attività andassero oltre la consueta stagione stiva che vede Lignano tra le regine dell’Adriatico, estendendo l’aggregazione della festa al Parco Hemingway, e promossa per la prima volta dall’associazione dal maggio 1987, la manifestazione Natale d’a…mare nel corso degli anni ha saputo risvegliare la località friulana dal suo torpore invernale, grazie soprattutto alla carica simbolica di un presepe di sabbia diventato anche espressione autentica di quei valori di pace e universalità sintonici con la vocazione di accoglienza e ospitalità della città balneare.

Il primo, timido simbolo natalizio fu il piccolo presepe intagliato nel legno della Val Gardena, che Lignano in Fiore regalò alla Città per Natale del 2000, collocandolo al centro della rotonda di Piazza Fontana. Quel presepe di legno non era ancora il presepe di Lignano: non esprimeva l’essenza del suo territorio. Si pensò allora a un Presepe fatto solo ed esclusivamente con la sabbia e con l’acqua marina, elementi che caratterizzano la penisola lignanese.

Il presepe di sabbia è nato all’insegna dell’impegno spontaneo e della povertà. Cominciato nel Natale 2004, proseguì poi in quello successivo con due scarne Natività limitate alle figure essenziali, quasi unidimensionali, appena sbalzate su un fragile fondale di sabbia. Il tasso d’umidità necessario alla tenuta delle sculture era garantito due volte al giorno dall’intervento di volontari che irroravano d’acqua con una pompa da solfato.
L’effetto di attrazione del presepe, unito alla suggestione degli incredibili tramonti invernali sul mare, fece il miracolo: la seconda stagione di Lignano. Natale d’a…mare cominciò ad attirare sempre più visitatori, accolti in modo caloroso da Lignano in Fiore e dai volontari della vasta e generosa famiglia delle associazioni locali. Il Natale del 2006 segnò un radicale salto di qualità: il Presepe abbandonò il container di lamiera originario per trasferirsi in una tensostruttura di oltre 250 metri quadrati, posta direttamente sulla spiaggia da cui poteva naturalmente filtrare l’umidità necessaria alle sculture.

L’immediato successo del Presepe di Sabbia 2006, ambientato nel mondo sospeso tra terra e mare della laguna di Marano, fra casoni, barene, canneti, batele a fondo piatto, reti stese a rammendare oppure affioranti dall’acqua e cariche di pesci minuziosamente rappresentati. E poi… distese di ninfee, ireos, felci su cui traiettorie di uccelli sembravano tracciare i loro voli felici. A colpire fu soprattutto la Natività collocata in una tipica architettura lagunare maranese, caratterizzata dalla sagoma squadrata del tradizionale focolare-camino veneziano.

Negli anni si sono succedute sculture di sabbia che hanno lasciato il segno nell’immaginario collettivo per l’aspetto artistico. Anno dopo anno, Lignano in Fiore ha continuato a proporre il fascino e la bellezza senza tempo del presepe proprio nel delicato equilibrio tra le forme della tradizione e le varianti, che lo propongono «diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale». Una bellezza non fine e sé stessa ma espressione di valori etici che generano e si trasformano – come nel caso del presepe di Lignano – in concrete azioni di solidarietà. I visitatori, sempre più numeroso, hanno continuato a chiedere ogni Natale al presepe bellezza e senso, come testimoniano i rami dell’albero di Yule piegati sotto il peso dei biglietti augurali lasciati appesi da migliaia di persone in un coro silente. Biglietti che parlano di speranze, attese, sogni, ma invocano soprattutto salute, lavoro, salute, amore, serenità, pace.

Il Presepe di Sabbia di Lignano negli anni ha permesso di compiere concreti gesti di aiuto o sostegno di progetti di solidarietà di associazioni o enti sul territorio, in Italia e nel mondo, grazie alle piccole ma significative offerte di migliaia di visitatori, che hanno fatto fiorire speranza, sollievo e bellezza. Con sensibilità particolare verso i bambini italiani e di alcune comunità dell’Africa o altre risorse finalizzate al sostegno della ricerca e alla cura delle neoplasie infantili dell’Ospedale Burlo Garofolo di Trieste e alla cittadina di Amatrice colpita dal terremoto.

Con il passare delle edizioni il numero dei visitatori ha superato le 70.000 presenze. Merito senz’altro della bravura degli artisti che sanno estrarre dall’acqua e dalla sabbia vere e proprie sculture capaci di un’autentica poesia formale e merito forse anche dei temi che, dall’edizione del 2016 hanno abbandonato le ambientazioni tradizionali per incrociare l’attualità e suscitare momenti di riflessione su importanti questioni etiche, civili, ecologiche e storiche.

Il Presepe di sabbia, realizzato ogni anno dagli artisti internazionali tra i più abili scultori di sabbia, utilizza circa 500 tonnellate della famosa arena dorata di Lignano: è realizzato esclusivamente con la sabbia della spiaggia e con l’acqua del mare, senza utilizzare nient’altro per compattarla: è la maestria degli artisti a fare il resto, rendendo possibile questa vera e propria magia natalizia.

www.presepelignano.it

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