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Assaggi di primavera sulle coste pugliesi

da Serena Fiorentino
185 letture Torre Incina

Serena Fiorentino e l’equipaggio di Odisseo ci fanno scoprire il mare (pugliese) d’inverno, che non è “un film in bianco e nero visto alla tv”, quanto una meravigliosa declinazione dei toni del blu a contrasto delle calde tonalità della pietra sulle spiagge adriatiche e tra i borghi marinari della regione.

03.03.2023 Polignano a Mare (BA)
E quando, dopo un anno, decidi di lavare il camper… E quando, dopo sei mesi di weekend in montagna, decidi di andare al mare… Diluvia!
La pioggia ci accompagna scrosciante dal Salento alla provincia di Bari. Incontriamo la prima luce di questo giorno tetro solo nei pressi di Polignano a Mare. Accogliamo questa tappa come un invito, una richiesta, un appello. Piazziamo le nostre quattro ruote sulla scogliera a picco “nel blu dipinto di blu”. Il mare di marzo sotto un cielo nuvoloso è pura poesia: scuro, avvolgente, profondissimo.

la famosa insenatura di Polignano a Mare d’inverno

Il blu ci accompagna fin dentro i vicoli del centro storico, dove si mescola al bianco candido delle strade e delle case e ne fa come da cornice. Polignano si lascia scoprire lentamente come quel luogo in cui, nonostante il turismo di massa, si respira ancora l’aria genuina del paese.
“Ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare! Tu dici non ho niente: ti sembra niente il sole, la vita, l’amore”(Domenico Modugno)

vicoli di Polignano

Sarà stato Domenico Modugno che, con le sue braccia rivolte al cielo, avrà fermato la pioggia per farci meglio apprezzare la sua città natale o forse sarà stato il dio dei viaggiatori ad aver diradato i nuvoloni neri; fatto sta che il temporale in agguato ci ha garantito una lunga tregua fino a sera e ci ha colti prepotente solo una volta che eravamo comodamente al riparo a bordo del nostro Odisseo. La pioggia ha accompagnato i nostri sonni battendo forte sulla carrozzeria appena tirata a lucido e accompagnando il rumore delle onde che si insinuano potenti nelle grotte e sbattono sulla scogliera.

(Sosta tollerata fronte mare in Via S. Vito 64 oppure parcheggio gratuito senza servizi in via Rocco Giuliani)

04.03.2023 Monopoli (BA)

Torre Incina

Ci svegliamo fra i pescatori, dopo una notte di pioggia le nuvole sembrano essersi spostate verso l’orizzonte. Ci incamminiamo lungo via Roma, sovrastati dalle insegne luminose (a quest’ora ormai spente) che decorano tutta la strada con le parole delle canzoni del Polignanese Domenico Modugno. Canticchiamo il ritornello di “Volare” fin dentro al bar di Peppino, che è lì ad accoglierci con lo stesso magnifico completo giacca e pantalone azzurri che indossava ieri sera quando siamo passati per bere un caffè. Quando l’ambiente è familiare, il barista è accogliente, estroverso, sempre sorridente e un pò esuberante, il migliore dei buongiorno è subito servito! Dopo la colazione, l’idea sarebbe quella di spostarci a Monopoli.

Ci mettiamo in marcia a bordo del nostro Odisseo e cominciamo a percorrere lenti la litoranea verso sud. Percorrere questi quasi 10 chilometri senza cedere alla tentazione di fermarsi su ogni scoglio o in ogni insenatura è difficilissimo. La natura incontaminata invoglia alla passeggiata, alla sosta in riva al mare, alla pausa spensierata fra il verde dei campi e l’arancio delle calendule.


Imbocchiamo lo sterrato fino a Torre Incina; parcheggiamo a ridosso dell’alta scogliera: Monopoli può aspettare. Ora abbiamo le pietre appuntite sotto le scarpe, i trulli immersi nel verde, i fichi d’india, le coloratissime barchette dei pescatori, la torre di guardia e il blu profondo a riempirci gli occhi e a tenerci compagnia.

Monopoli

Verso l’ora di pranzo il cielo torna a farsi minaccioso. Se vogliamo visitare Monopoli non possiamo attendere oltre: la tregua assolata sembra volgere al termine.
Fin dai primi passi mossi nella cittadina affacciata sull’Adriatico, ci accorgiamo che Monopoli è un gioiello di architettura popolare mista a sontuosi edifici religiosi e splendidi palazzi signorili.

centro storico di Monopoli

Dal lungomare alle stradine del paese vecchio c’è tanto da scoprire, tanti angoli nascosti e vicoli caratteristici. Nonostante sia ancora inverno, il centro storico è invaso dai turisti. Si sentono parlare le lingue più disparate e i negozianti hanno messo in strada espositori di souvenir, cartoline e braccialetti colorati. Fino alle tre del pomeriggio il meteo ci concede ancora qualche sprazzo d’anticipo di primavera e noi ce lo godiamo tutto, tra uno scorcio sul mare, un palazzo barocco e un panzerotto fritto degno dei migliori street food del sud Italia.

(Parcheggio senza servizi a Torre Incina in Contrada Corvino, Polignano a mare – Parcheggio gratuito a Monopoli in via Nazario Sauro)

05.03.2023 Egnazia – Fasano (BR)

museo archeologico di Egnazia

Al mattino ci svegliamo in una grande pozzanghera. È piovuto per tutta la notte e il cielo è ancora minaccioso. Abbiamo bisogno di un’attività da fare al chiuso se vogliamo goderci l’ultimo giorno di vacanza, così scegliamo di andare al museo archeologico di Egnazia. Oggi è la prima domenica del mese e potremo addirittura approfittare dell’ingresso gratuito.
Lo spazio espositivo è molto ampio e ben organizzato; i reperti esposti in maniera magistrale. Addirittura i bambini sono entusiasti di questo tuffo nel passato. Quando poi si prende l’ascensore per raggiungere il piano interrato, inizia la vera magia. “Egnazia e il mare” è uno spazio allestito come fosse un’enorme opera d’arte multimediale e multisensoriale. Qui il tuffo vero e proprio nelle profondità dell’Adriatico è garantito da un mix di luci, suoni e colori capaci di avvolgerti. I bambini corrono a destra e a manca fra le pareti blu ad inseguire le immagini dei reperti che uno dopo l’altro vanno a fondo per leggere le didascalie che appaiono al tocco e capire di cosa si tratti. E così capiamo le differenze tra i diversi manufatti, ancore e anfore in un gioco stimolante e divertente che assomiglia tanto allo studio.

La via Traiana ad Egnazia

In questo marzo pazzerello, quando esce il sole ma devi sempre prendere l’ombrello, siamo riusciti comunque a ritagliare un bel weekend tutto per noi e lo concludiamo muovendo qualche passo sulla via Traiana, prima di rientrare in Salento e trovare i bordi delle strade coperti di grandine.

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