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Arabba, trekking sulla Marmolada

da Redazione
230 letture tempo di lettura 4 minuti Bec de Roces ad Arabba

Una delle località alpine più conosciute ed amate, incastonata tra i passi Pordoi e Campolongo con la Marmolada a fare da magnifico scenario, Arabba si propone come meta estiva per gli amanti del trekking … e del fresco! Con i suoi 1.602 mt di quota infatti garantisce estati con clima delizioso, lontani dall’afa che sta già opprimendo le pianure. Tanti i percorsi escursionistici proposti, con livelli diversi di difficoltà, adatti a tutti o riservati agli esperti, su comodi sentieri o con impegnative “ferrate”. Qui di seguito alcune delle opportunità per seguire trekking in quota che partono dalla cittadina della provincia bellunese.

Trekking: i pittoreschi Bec de Roces
Questo interessante percorso parte da Passo Campolongo (si arriva al parcheggio o con la macchina o con il bus), da lì si intraprende il sentiero 640 che porta ai Bec de Roces in 30 minuti; per i meno allenati è a disposizione la seggiovia Campolongo.
Dopo aver ammirato il panorama a 360 gradi su Sella, Marmolada, Porta Vescovo e Col di Lana si continua sul sentiero 640 in direzione del Lago Boè, e lì ci si immerge nei veri “bec de roces” ovvero queste torrette frastagliate di dolomia che danno l’impressione di essere all’interno di un labirinto. Lasciati i Bec si arriva nei pressi di un enorme masso chiamato Sasso Quadro dove è possibile ammirare i resti di una vecchia postazione di guerra austro-ungarica, che funge ora da balcone naturale, con una bellissima vista sulla Marmolada. Il sentiero prosegue sul percorso 640 e poi 638, arrivando al Lago Boè. Dopo una rilassante pausa al laghetto naturale del Boè si rientra a Passo Campolongo attraverso la sterrata 638, concludendo l’escursione in circa 4 ore.

Una versione più avventurosa e ludica, ideale per le famiglie sportive, viene proposta nell’itinerario in questione, che trasforma i più piccoli e i loro genitori in esploratori alla ricerca dell’Orso Bec, tra i pinnacoli rocciosi della zona dei Bec de Roces. Il divertente percorso a tema, chiamato “Bearlock Holmes”, prevede una breve tabella informativa e delle schede da ritirare alla partenza; i bambini potranno poi divertirsi a trovare tutte le sagome che rappresentano le attività quotidiane dell’Orsetto Bec e della sua famiglia seguendo gli indizi e i suggerimenti disseminati lungo l’itinerario, imparando così tante curiosità sulla vita di questi interessanti animali.


Ogni orso trovato vale un punto e l’esploratore potrà punzonare sulla scheda ritirata al punto di partenza la casella corrispondente verificando così il passaggio in ogni tappa. A percorso completato, contrassegnate tutte le caselle, sarà possibile ritirare un piccolo gadget, ottenendo la qualifica di “Investigatore d’Orsi”. La lunghezza del tracciato è di poco più di 1,1 km e non prevede dislivelli significativi, mentre il tempo di percorrenza, cercando di collezionare tutti gli Orsetti, è di circa un’ora.
Per i più curiosi, di fronte all’arrivo dell’impianto Campolongo-Bec de Roces, è disponibile un percorso sensoriale per sentirsi come un piccolo orsetto che si appresta a scoprire il mondo circostante e l’ambiente naturale nel quale vive. Tutti i bambini possono togliere le scarpe ed entrare scalzi nelle vasche che contengono tutti gli elementi che passano anche sotto le zampette di un orsetto mentre girovaga nei pressi della sua tana, come sabbia, ciottoli, cortecce, acqua, ramoscelli, pigne e molto altro.

Via Ferrata, alle porte del cielo
L’area di Arabba è stata teatro di aspri combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale: è possibile fare un tuffo nella storia attraverso numerosi itinerari, come la panoramica Ferrata delle Trincee, che da Porta Vescovo arriva fino al Passo Padon, dando modo di trovarsi a contatto con vecchi appostamenti, trincee e postazioni letteralmente aggrappate alla roccia. La ferrata è sicuramente un percorso molto impegnativo e non adatto a tutti: una delle più affascinanti dell’area e in assoluta sicurezza, si snoda sulla cresta scura di origine vulcanica del Padon, e regala una bellissima vista sul ghiacciaio della Marmolada e le montagne delle Dolomiti circostanti.

Ferrata delle Trincee

Il percorso prevede una prima parte di un livello più difficile, che viene poi compensata da una seconda lunga, ma più semplice, con tratti in cresta e un panorama sempre spettacolare. Da qualche anno è stato ripristinato il tratto denominato Sasso dell’Eremita, una parete a difficoltà media con un dislivello verticale di circa 55 metri.

Sasso dell’Eremita

A tutto climbing
Passando alle falesie, chi voglia apprendere o perfezionare le tecniche dell’arrampicata sportiva, nella frazione di Castello, tra il Passo Falzarego ed Arabba, può accedere alla Falesia Sass de Bèita, una palestra su roccia naturale nei pressi del Castello di Andraz. Non serve essere climber esperti, perché la Falesia è divisa in più blocchi che si adattano alle varie capacità dei praticanti, con vie dal 5a al 7b+. Il plus è rappresentato dal post scalata al Castello di Andraz, elemento simbolo del borgo che prende il suo nome.

Falesia Sass De Beita

Maggiori informazioni www.arabba.it

A proposito di Arabba
Arabba, in lingua ladina “Reba”, si trova nel cuore delle Dolomiti (patrimonio Unesco) a 1602 metri di altezza, nella valle di Fodom, circondata dall’imponente Gruppo del Sella, ai piedi del Passo Pordoi e del Passo Campolongo e verso sud dell’imponente Marmolada. Oltre alle attività di trekking, per gli amanti dei pedali c’è la possibilità di mettersi alla prova sia su strada che in mountain bike. Chi non fosse appassionato di sport può immergersi nel verde della natura e visitare i luoghi storici dell’area, come il Castello di Andraz, il vecchio mulino, il Museo Ladino-Fodom, il “Col di Lana” o le rovine del “Forte la Corte”.

Credit foto: Arabba Turismo – Roberto De Pellegrin – Francesco Tremolada

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