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Smartworking in camper: organizzare una workstation

da Redazione
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Con la primavera ormai alle porte, la voglia di evadere delle città torna prepotente. Bene, anzi benissimo, ma i giorni di ferie sono limitati, gli impegni sono tanti e sempre pressanti, come fare? La soluzione, almeno per tutti coloro che svolgono un lavoro che può farsi tramite computer, è quella dello smartworking da remoto, una delle piccole rivoluzioni di costume e società che la pandemia ha fatto letteralmente esplodere per necessità, danno un impulso incredibile alla modifica di usi e abitudini cristallizzati da sempre. Lavorare da casa è diventato “normale”, vivere con dinamiche diverse dal solito ci è ormai familiare e per molti tornare indietro può essere davvero un problema una volta abituati ad una vita più libera e meno stressante. Niente traffico, niente stress da parcheggio o code sui mezzi pubblici, ore e ore di tempo risparmiate in favore del tempo libero. Ulteriore passo avanti per molti è stato quello di lavorare si da remoto, ma addirittura itinerante; chi possedeva un camper e chi lo ha comprato apposta, ormai il lavoro online mentre si gira il mondo su quattro ruote è sempre più attuale. Soprattutto ci si è accorti che sono decine e decine le possibilità di creare e trovare lavori che non avresti mai pensato potessero essere praticabili. I social hanno senz’altro dato un grande impulso a questo fenomeno.

Il primo passo di queste dinamiche è senz’altro quello di organizzare una workstation valida, con una riserva di energia sufficiente a reggere il lavoro di giornate intere. Le batterie dei servizi dei camper sono in grado di svolgere questo lavoro, specie se collegate anche con sistemi di alimentazione con pannelli solari per la ricarica. Per avere ancora maggiore autonomia e non dover essere legati per forza alla estrema vicinanza con il camper, pensiamo ad un campeggio in riva al mare se vogliamo stare in spiaggia, bisogna organizzarci con una batteria ausiliaria prestante.
Per essere operativi come in ufficio, è necessario assicurarsi di non rimanere mai a corto di energia: con una power station sarà possibile organizzare qualsiasi trasferimento avendo sempre al proprio fianco tutti i dispositivi di cui si ha bisogno, ricaricabili e pronti all’uso in un lampo.

La Ecoflow propone alcune interessanti soluzioni, in particolare, il modello River Pro indicato da portare in un viaggio itinerante per le sue dimensioni contenute, per chi lavora in spazi all’aperto non dotati di corrente elettrica, anche per alimentare più dispositivi contemporaneamente.
Delta Pro, invece, è la soluzione ottimale per avere una vera e propria riserva di energia anche nei luoghi più isolati, perché anche nei casi di emergenza può fornire energia per più giorni. Sono modelli ricaricabili tramite pannelli solari, che li trasformano in power station completamente autosufficienti.

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