Dieci anni e due figli dopo, si riparte in van. Sicuramente dal 2 al 4 posti letto abbiamo perso un pò di agilità, ma l’entusiasmo è lo stesso di una volta. Il nostro Odisseo (il nome che abbiamo voluto dargli) è un Challenger Vany 114 Max Start Edition di 5,99 metri del 2022. Lo abbiamo ritirato a 1.270 chilometri da casa (!) e, se l’occasione fa l’uomo ladro, la distanza lo fa subito viaggiatore! Ci imbarchiamo allora per la nostra prima” Odissea” da Cuneo a Lecce, un buon banco di prova per provare il nuovo mezzo. Partenza il 21 marzo scorso, arrivo il 27, dopo sette giorni di viaggio.
21 marzo – Costogliole Saluzzo (CN)
Il nostro Odisseo è finalmente fuori dal concessionario! Noi abbiamo tutto l’entusiasmo del primo giorno e la carica che solo un nuovo inizio sa regalarti. Nel nuovo van abbiamo addirittura una doccia! L’ avventura parte da qui, alle porte di Cuneo, con il van nel parcheggio comunale gratuito (coordinate 44.563008, 7.487178) pronto per essere allestito in fretta e furia con il minimo indispensabile per affrontare una settimana senza troppe sorprese. Il viaggio verso la nostra personalissima Itaca ha inizio con una lunga passeggiata alla scoperta di questo comune del saluzzese all’imbocco della Valle Varaita, definito il paese dei tre castelli. Lungo le strade del borgo medievale, su fino al castello rosso, fra affascinanti scorci su un panorama unico, attraversiamo frutteti e saliamo dolcemente fino alla panchina gigante. Da qui possiamo iniziare a pianificare le prossime tappe.
22 marzo – Alba (CN)
Di buon mattino ci mettiamo subito in viaggio verso Alba, con la speranza che guidare un mezzo lungo 6 metri e alto 2,60 non significhi per noi ammaccare la segnaletica verticale, devastare fiancate delle auto in sosta o, peggio ancora, potare malamente qualche albero vedendo volare il pannello solare dallo specchietto retrovisore o buttare giù qualche balcone con annessa vecchietta affacciata. Arriviamo al parcheggio nei pressi degli stabilimenti Ferrero (coordinate 44.703686, 8.028623) sani, salvi e sollevati. Il Fiat Ducato 2.2 Mjet3 da 140 cavalli si lascia guidare con una maneggevolezza sconcertante. Vagando fra i vicoli del centro storico nella città delle cento torri, il profumo di cioccolato caldo e zucchero fuso entra prepotente nel naso. Sarà che Alba è famosa per il tartufo e i vini, ma a noi sa soprattutto di Nutella! Dopo una passeggiata e qualche foto ricordo ci prepariamo subito per la prima deviazione dal naturale tragitto che ci condurrebbe dritti dritti a sud fino a casa. In fondo il van è il mezzo perfetto per improvvisare una deviazione dopo l’altra! Così, dopo pranzo, si riparte subito. Questo mezzo fa venir voglia di guidare!
23 marzo – Bregnano, Rovellasca (CO)
Dopo qualche ora di delirio sulla tangenziale di Milano in orario di punta, arriviamo a Bregnano (CO), fiduciosi di trovare un parcheggio comodo e dimentichi di non avere più sotto ai piedi il vecchio VW Joker T3 lungo 4 metri e mezzo scarsi e stretto un metro e ottanta circa. Tentiamo le strisce bianche parallele alla carreggiata (coordinate 45.690958, 9.054253), in fondo ci siamo ripromessi di provarle tutte prima di affrettare ogni tipo di giudizio. Con le ruote posteriori fuori dalle strisce più o meno ci stiamo. Facciamo gli scongiuri, confidiamo nella comprensione del vigile urbano di turno e scendiamo tutti e quattro dallo sportello anteriore lato guidatore (l’unico rimasto accessibile). Ci siamo dotati di van per regalarci vacanze “comode”… Come non detto! E per scomodarci ancor di più, masochisticamente cominciamo a camminare inconsci della quantità di chilometri che ci aspettano. Da Bregnano a Rovellasca andata e ritorno a piedi nel parco del Lura di chilometri ce ne sono 11! E 11 chilometri dopo, voglio solo tornare al parcheggio e restarci! Stanchi ma felici, la camminata è stata sì sfiancante ma anche molto molto appagante. Se si scende nella valle della Lura da Lomazzo o da Bregnano, la dimensione urbana lascia il posto ad una dimensione agreste, nel verde e nella quiete, che è ormai in via d’estinzione, almeno da queste parti. Lungo il fiume non vi sono strade, si può passeggiare solo a piedi o in bicicletta. Il miracolo del silenzio e della pace prende subito il sopravvento. Ci sono boschi di querce e di robinie, campi coltivati e colline moreniche: verde e azzurro tutt’intorno. Crollati a causa della stanchezza, trascorriamo la notte sugli stalli bianchi con le ruote che sporgono fuori dalle strisce nella tranquillità più assoluta e la mattina seguente siamo pronti per qualche altra ora di viaggio. Questo è ciò che si fa quando si è indecisi se sia meglio una casa al mare o una in montagna, quando non si sa se preferire un tramonto sulle Alpi o un’alba sull’Adriatico.
24 marzo – Bellaria-Igea Marina (RN)
Sempre della serie “proviamole tutte”, noi convinti sostenitori della sosta libera, prenotiamo una piazzola in un’area sosta camper superattrezzata sul lungomare di Igea Marina. Morale della favola: a parte un carico e scarico d’acqua che avrebbe potuto tranquillamente attendere e due paia di calzini lavati in tutta comodità nei lavatoi del camper village, non abbiamo approfittato di nessuno dei servizi offerti nel prezzo, né dello scarico acque grigie direttamente in piazzola, nè dell’allaccio all’energia elettrica. Abbiamo trascorso una notte tranquillissima e ci siamo goduti l’alba sull’Adriatico sempre più convinti di aver scelto il van giusto e sempre più forti della spartanità del nostro spirito vacanziero. Con una cassetta wc Thetford da 18 litri, un serbatoio per le acque grigie da 90, un pannello solare e una bombola di gas da 5 kg, in quattro persone abbiamo autonomia per un intero week end.
(Area sosta Porto Mario – Family Village Via Alfonso Pinzon, 310 a – Igea Marina RN)
25 marzo – Corinaldo (AN)
Lasciata Igea Marina, decidiamo di provare con un’area sosta in un Comune amico del turismo itinerante; ci mettiamo quindi in viaggio in direzione di Corinaldo. La sorpresa al nostro arrivo è delle migliori. Provare per credere: un paradiso per i camperisti! Area sosta dedicata esclusivamente ai camper immersa nel verde a pochissimi passi dal centro, servizi di carico e scarico, bagni pubblici ed elettricità, tavoli per pic-nic, barbecue, piazzole ampie e pulitissime. Tutto gratuito! E i bambini possono giocare all’aperto in tutta tranquillità data la riservatezza dell’area. Ovviamente ci fermiamo fino al giorno successivo, passeggiamo per le vie del paese natale di Santa Maria Goretti, gustiamo un buon caffè al bar e facciamo la spesa prima di ripartire. Si parla tanto di turismo responsabile, di destagionalizzazione, di servizi … Se tutti i piccoli comuni gioiello di questo nostro stivale prendessero esempio, probabilmente il turismo responsabile diventerebbe realmente una fonte di sostentamento per le comunità e una gioia per i viaggiatori. Passeggiando lungo le mura, fra piombatoi, saettiere, feritoie, camminamenti di ronda e torri, fino alla casa di Scuretto e al pozzo della polenta, Corinaldo è un borgo che sa incantare, far sorridere e a tratti addirittura commuovere per la sua bellezza.
(Area sosta camper comunale in Via Pecciameglio – Corinaldo)
26 marzo – Troia (FG)
Il Dolcetto d’Alba comprato ad Alba e stappato ad Igea Marina è finito a Corinaldo, accompagnato da due ottime salsicce secche. Decidiamo strada facendo che oggi è il giorno giusto per una sosta a Troia prima di tornare a casa… che in fondo di tornare a casa non abbiamo proprio voglia! E chissà che una bottiglia di Nero di Troia domani non accompagni un buon pranzo a base di bombette a Cisternino. Vagando fra i vicoli della perla dei monti Dauni, il comune che dà il nome al famoso vino nero, il borgo del pancotto e della suggestiva processione delle catene, lo sguardo si perde sulle alte volte della cattedrale inondata dalla luce che entra dall’insolito rosone ad 11 raggi. Il van è parcheggiato a meno di 300 metri da questo caratteristico centro storico, in un’area sosta comunale tranquilla e gratuita, dotata di tutti i servizi. Sicuramente una sosta da non perdere in provincia di Foggia.
(Area sosta camper service comunale in Via Sant’Antonio, 62 – Troia)
27 – marzo Cisternino (BR)
Oggi, tra i Borghi più belli d’Italia, abbiamo scelto Cisternino. Domani i bambini rientreranno a scuola, ma noi non vogliamo proprio staccarci dal nostro Odisseo! Questa prima vacanza va goduta fino all’ultimo istante, va vissuta e scoperta in ogni scorcio di ogni centro storico e in ogni sguardo che si perde all’orizzonte. Cisternino merita sicuramente una visita e una lunga passeggiata. Un susseguirsi di scorci autentici affacciati sulle Murge, in Valle D’Itria fra ulivi monumentali e trulli, il paese è tutto da scoprire: un crogiuolo di vicoli, stradine e palazzi da cui lasciarsi incantare. Al calar del sole salutiamo così il nostro ultimo giorno di questa prima vacanza. In meno di due ore siamo a casa, nel cuore della Grecìa Salentina, in provincia di Lecce. Abbiamo percorso 1500 chilometri di felicità in 7 giorni.
(Parcheggio comunale in Via Martina Franca, 28 – Cisternino)
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