Di Roberto Serassio
Con questo secondo itinerario, della lunghezza di 450 chilometri, si conclude il viaggio della Germania Anseatica. L’inizio del nuovo percorso è presso la città di Brema e la conclusione avverrà a Lubecca.
(prima parte https://www.girareliberi.it/la-germania-anseatica-prima-parte/)
Brema, una delle più grandi città anseatiche, è comodamente collegata ad Osnabrück con l’autostrada A1. Situata sul fiume Weser, vanta un passato estremamente ricco di storia, tanto è vero che sono state rinvenute delle sepolture risalenti al VII secolo a.C. Già nel 150 a.C. Tolomeo citava una città chiamata Fabiranum o Phabiranum: l’odierna Brema. Città portuale di primaria importanza, ha costruito, per colpa dell’insabbiamento del Weser, il suo porto a Bremerhaven, sul Mare del Nord, giusto alla sua foce.
Quasi tutte le sue opere storiche più importanti sono situate nella città vecchia, una zona di forma ovale circondata dal fiume a sud ovest e dal Wallgraben, il vecchio fossato delle fortificazioni cittadine a nord est. La parte più antica della città vecchia è quella posta a sud est, compresa tra la piazza del mercato e il quartiere chiamato Schnoor.
Anche per Brema la piazza del mercato è il punto di partenza per la visita e, come per altre città tedesche, essa è dominata dalla mole del municipio. L’edificio, che ospita il presidente del Senato di Brema ed il sindaco della città, fu costruito tra il 1405 ed il 1409 e completamente ricostruito tra il 1595 ed il 1612 con l’aggiunta della facciata rinascimentale che vediamo ora. L’ampliamento posteriore fu invece eseguito nel 1909 – 1913 in stile neo rinascimentale. All’interno della costruzione viene ospitata, com’è d’uso in Germania, la Ratskeller, praticamente una taverna che fu utilizzata sin, dalla sua fondazione, come deposito e vendita del vino. Con la sua storia di oltre seicento anni, è la più antica cantina di tutta la Nazione tedesca e, ancora oggi, conserva una botte di vino, proveniente da Rüdesheim sul Reno, prodotto nel 1653. Oggi è un ristorante gastronomico che offre più di seicento tipi diversi di vino, tutti rigorosamente tedeschi. Tra le altre parti visitabili del municipio citiamo la camera superiore del consiglio, la sala dorata, decorata nel 1905 in pura art nouveau, la sala dei banchetti, la stanza del camino, la stanza Gobelin, la sala del senato e la sala bassa del consiglio che, in contrasto con la sala superiore, è stata mantenuta volutamente disadorna e, in passato è stata anche usata come luogo di mercato di spezie e vestiario. L’edificio è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2004.
Ad ovest del municipio incontriamo due statue che sono strettamente connesse con la storia di Brema: la prima, dichiarata anch’essa patrimonio dell’umanità, è quella di Orlando, paladino di Carlomagno ed eroe di Roncisvalle. Il guerriero è raffigurato come protettore della città con la spada Durlindana sguainata nella mano destra e lo scudo con l’aquila reale nella sinistra. L’altra statua, un bronzo del 1953, è posta vicino all’entrata della Ratskeller e rappresenta la favola dei fratelli Grimm intitolata “I Musicanti di Brema” con l’asino, il cane, il gatto ed il gallo, posti uno sopra l’altro.
Sempre sulla piazza del mercato incontriamo lo Schütting, costruito in stile fiammingo del XVI secolo, quale sede della gilda dei mercanti. L’edificio fu utilizzato, per molti anni, dalla Camera di Commercio e fa parte di una schiera di edifici storici che fiancheggiano la piazza.
La Stadtwaage è una delle costruzioni più attraenti della città. E’ una struttura con timpano a gradoni, costruita nel 1588 per ospitare l’ufficio municipale dei pesi e delle misure delle merci che arrivavano regolarmente nel porto di Brema. Il suo interno, estremamente pittoresco, viene oggi utilizzato come sala concerti dalla filarmonica cittadina.
Rimaniamo ancora sulla piazza e ci spostiamo a destra del municipio per andare a visitare la maestosa Cattedrale di San Pietro.
La storia della chiesa è molto antica ed inizia nel 789 con la costruzione di un edificio in legno che fu bruciato tre anni più tardi assieme alla città, durante un’incursione dei sassoni. Riedificata in pietra arenaria nel 805, fu nuovamente distrutta da un incendio nel 1041 mentre stava per essere ampliata. Ricostruita secondo la forma a croce della Cattedrale di Benevento, fu ancora una volta saccheggiata dai Sassoni nel 1064. Tra il 1219 ed il 1258 fu rimodellata nel nuovo stile gotico che stava appunto prendendo piede in Europa e con l’aggiunta dei due massicci campanili che coronano la facciata. Con la riforma protestante la chiesa fu vista come simbolo degli abusi del passato cattolico e quindi chiusa al culto finchè non fu riaperta nel 1638 come luogo di preghiera luterano. L’interno è molto ricco e presenta delle pregevoli opere d’arte come i resti del coro del 1365, il fonte battesimale in pietra del 1229, il pulpito installato nel 1638, regalo della regina Cristina di Svezia alla cittadinanza di Brema, le due cripte che ancora mostrano parti delle mura e delle colonne della Cattedrale originale e contengono circa novanta sarcofagi di vescovi, arcivescovi ed altri notabili. San Pietro fu anche il luogo di sepoltura di Santa Emma di Lesum, una benefattrice della chiesa che viveva fuori città agli inzi del XI secolo. Quando la sua tomba fu aperta, il suo corpo si trasformò in cenere con l’unica eccezione della mano destra, quella che usava per aiutare i poveri. Sotto la navata si trova un interrato che ancor prima della riforma religiosa era conosciuto per conservare i corpi dei defunti. Oggi si possono vedere otto corpi mummificati, posti in bare con il coperchio di vetro. La lista dei defunti comprende due ufficiali svedesi, una contessa inglese, uno studente assassinato ed un povero locale. E’ inutile dire che il locale è l’attrazione più visitata della Cattedrale, anche se un po’ macabra.
La chiesa di Nostra Signora del XI secolo è il più antico edificio sacro della città, conosciuto come San Vito fino al XIII secolo, quando fu ricostruito e quando prese il nome che porta attualmente. Possiede una cripta con dei pregevoli affreschi del XIV secolo.
La Böttcherstasse, il cui nome significa strada dei bottai, è una delle più interessanti strade di Brema, a sud della piazza del mercato. E’ una stretta viuzza su cui si affacciano edifici di stili diversi che, l’imprenditore del caffè decaffeinato Ludwig Roselius, commissionò, nel 1920, a diversi artisti locali con l’intento di creare una via tedesca per concepire l’arte, al fine di riscattere il sortilegio dell’isolamento in cui i popoli latini avevano posto i tedeschi. Oggi la Böttcherstasse è una delle maggiori attrazioni turistiche cittadine, con i suoi numerosi musei, botteghe d’arte e di artigiani, caffè, ristoranti e negozi. Il posto giusto per rilassarsi tra una visita e l’altra. Benchè Roselius fosse un simpatizzante del movimento nazional socialista, la sua creazione fu considerata dai nazisti arte degenerata e quasi distrussero la strada. Per fortuna non è successo, sia per i turisti che per Brema per la quale la Böttcherstasse è fonte di sicuro reddito.
Il Glockenspiele si trova nella Böttcherstasse, proprio di fianco alla casa di Roselius. Ospita trenta campane di porcellana di Meissen su di un campanile ruotante e dieci pannelli che raccontano la storia della navigazione transatlantica e del pionierismo del volo. Il carrillon suona ogni ora tra le dodici e le diciotto.
Lo Schnoor è una strada, posta nella parte più antica di Brema e, per estensione, identifica anche il quartiere. Il suo nome deriva dall’artigianato legato alle navi, infatti i passaggi tra le case venivano spesso associate alle attività che vi si esercitavano: l’area in cui si producevano le corde veniva appunto chiamato Schnoor che non è altro che l’equivalente di fune in tedesco.
In quest’area sono poste le radici della città anseatica, in quanto il quartiere è stato, sin dal medioevo, il suo centro economico. I pescatori, gli artigiani ed i mercanti furono i primi abitanti e si stabilirono nel X secolo nelle vicinanze del fiume, tra il Weser ed il Balge, un suo braccio secondario.
Oggi la sua casa più antica risale al XV secolo e le altre sono state, per lo più, costruite tra il XVI ed il XVII secolo. La sua costruzione più nota, anche a livello internazionale, è la Schifferhaus, una casa del 1630 che ha conservato il suo carattere originale di edificio patrizio. Oggi il quartiere ospita innumerevoli caffè, bar, ristoranti e negozi specialistici ed è diventato luogo di ritrovo degli abitanti di Brema.
La Propsteikirche di San Giovanni è uno degli edifici religiosi più belli della città. Si tratta di una costruzione gotica del XIV secolo, nota per la sua muratura in mattoni. Originalmente era una Basilica francescana, ma diventò protestante dopo la riforma religiosa. La chiesa viene ancora utilizzata oggi dai residenti dello Schnoor.
Lo Schlachte è l’antico porto medievale, (il nuovo, come abbiamo visto, è stato trasferito a Bremerhaven), che oggi è diventato un elegante lungofiume con bar e locali eleganti che offrono la giusta motivazione per una sosta di relax durante la visita della città.
Prima di affrontare i musei, consigliamo, di ritemprare le membra, stanche per l’intensa visita, con una sosta al Bürgerpark, un parco cittadino costruito nel 1866 secondo lo stile inglese. E’ localizzato a nord della stazione principale dei treni ed è sempre affollato di gente, specialmente nelle tiepide serate e nei soleggiati fine settimana. Le sue dimensioni sono doppie di quelle dell’Hyde Park di Londra e tra gli alberi e gli spazi aperti si possono ammirare bunker, costruiti durante l’ultima guerra che, troppo robusti per demolirli, sono stati decorati da artisti locali.
Anche il Rhododendron Park & Botanika può essere un altro luogo di distensione, specialmente per coloro che amano i fiori. Come dice il nome, il parco ospita centinaia di specie di rododendri e di azalee e circa mille altre piante. Durante il periodo di fioritura lo spettacolo dato dalla varietà dei colori è spettacolare. Al centro del parco è stato costruito un autentico giardino giapponese ornato da rododendri coltivati.
La zona, dove una volta c’erano le mura di fortificazione della città, è stata convertita in parco con zone verdi, aiuole fiorite e con il vecchio fossato che, serpeggiando, segna il perimetro delle vecchie mura. Il mulino a vento, costruito nel 1699 per macinare la farina, è ora un caffè ristorante.
Brema è senza dubbio una città di cultura e la lista dei suoi musei non può far altro che confermare questa sua particolarità. Chi lo vorrà potrà quindi spaziare tra diversi argomenti, ma con il comun denominatore dell’accuratezza delle informazioni che ogni singolo museo sa dare.
Il Dom Museum è situato all’angolo sud est della Cattedrale ed espone diversi artefatti, oggetti d’arte e religiosi tra cui un dipinto di Cranach intitolato “L’Uomo dei Dolori”.
Il Focke Museum è il museo statale di arte e cultura e racconta la storia di Brema sino ad oggi. I reperti in mostra illustrano argomenti come folklore, stile di vita dei cittadini e identificano importanti oggetti d’arte, tra cui la statua originale di Carlomagno e dei sette Elettori che originalmente si trovavano sul municipio.
La Kunsthalle si trova a est del quartiere di Schnoor ed è una delle più antiche gallerie d’arte della Germania. Ospita collezioni di acquerelli di artisti famosi tra i quali Dürer, Cranach, Altdorfer e dipinti di Rubens, Van Dych e Rembrandt. Tuttavia la collezione più grande riguarda i dipinti del XIX e XX secolo con quadri di Delacroix, Monet, Vuillard e Manet.
Il Neues Museum Wesenburg occupa alcuni ex magazzini, posti lungo il Weser, a poca distanza dal centro storico. Il museo si occupa di arte moderna ed espone alcuni lavori di Kienholz, Serra e Andy Warhol.
Lo Spielzeugmuseum è situato nella zona dello Schnoor ed è un museo dedicato ai giocattoli del passato. Posto su due piani sarà sicuramente apprezzato dai bambini, grazie agli innumerevoli oggetti esposti che spaziano dai pelouches ai trenini.
L’Universum Science Centre fa parte dell’Università di Brema ed è situata vicino al Bürgerpark. In esposizione ci sono più di duecentocinquanta reperti interattivi che includono multimedia per descrivere e dimostrare tutti gli aspetti della scienza. Come il precedente, è il luogo ideale per i bambini.
Lo ZeitRaum Packhaus Museum è l’unico magazzino del distretto di Schnoor ad essere sopravvissuto nella sua forma originale. Situato nella Wüste Stätte, vicino al fiume, ospita un museo che utilizza schermi interattivi e mostre per raccontare la storia di Brema è di questa particolare zona della città.
L’Übersee Museum è vicino alla stazione principale dei treni ed è un museo dedicato alla storia marittima della città il cui porto è uno dei piu antichi della Germania.
Brema è anche la città in cui ha sede la birreria Beck’s che organizza tour guidati al proprio interno. Siamo sicuri che gli amanti della birra sapranno apprezzare questa opportunità e ne approfitteranno.
Proseguendo sempre verso nord sull’autostrada A1 arriviamo ad Amburgo, il più grande porto tedesco e terzo in Europa.
Con un milione e ottocentomila abitanti è la seconda città della repubblica tedesca e la settima dell’Unione Europea. Il primo nome della città fu, secondo Claudio Tolomeo, Treva, ma prese il nome attuale dal primo edificio permanente edificato sul sito: un castello la cui costruzione fu ordinata da Carlomagno nel 808.
L’attività economica di Amburgo è senz’altro il suo porto che, come abbiamo già detto, è il terzo in Europa dopo Rotterdam e Anversa e il nono nel mondo con un trasbordo di 9,8 milioni di containers e 134 milioni di tonnellate di merce nel 2007. Sempre nel 2007 il PIL di Amburgo si aggirava sui 50.000 Euro pro capite con un reddito medio di 30.937 Euro a persona. Il livello di occupazione è piuttosto alto: 88% delle persone in età di lavoro, suddivise tra più di 120.000 attività.
Anche il turismo gioca un ruolo importante per l’economia cittadina, benché si debba dire che la città non possiede monumenti particolarmente significativi. E’ comunque una metropoli che sa rendersi interessante e che offre molti svaghi al visitatore. Data la grandezza della città consigliamo di effettuare la sua visita tramite gli autobus panoramici che toccano tutti i punti più prestigiosi.
Per coloro che invece preferiscono effettuare la visita con mezzi propri consigliamo di effettuarla iniziandola, come di consueto, dal municipio, costruito in stile neo rinascimentale tra il 1886 ed il 1897. L’edificio contiene seicentoquarantasette stanze inclusa una enorme sala banchetti che ospita cinque giganteschi dipinti sulla storia di Amburgo dal 800 al 1900.
La enorme Chilehaus è probabilmente il più conosciuto edificio del quartiere Kontorhaus. Fu edificata dopo la prima guerra mondiale e rappresenta la ricostruzione dell’economia della città anseatica.
Il vecchio tunnel sotto l’Elba fu costruito tra il 1907 ed il 1911 e fu considerato, all’epoca, una fenomenale conquista della tecnica, essendo stato il primo tunnel del vecchio continente, costruito sotto un fiume.
Il mercato del pesce è un must per coloro che visitano Amburgo e si svolge ogni domenica tra le sei e le dieci. La sua origine risale al 1703, quando il mercato dei presto deperibili frutti di mare, era permesso solamente prima del servizio liturgico domenicale.
La torre della televisione è del 1965 – 1968 ed è dedicata a Heinrich Rudolph Hertz il quale scoprì le onde elettromagnetiche, utilizzate nelle trasmissioni senza fili. Con i suoi quasi duecentottanta metri di altezza è una delle torri più alte della Germania.
La Deichstraße è un quartiere in cui sono ospitate vecchie case della borghesia cittadina le quali servivano sia da magazzino che da abitazione. Questo significa che il lavoro, il riposo e l’attività di alimentarsi venivano effettuate sempre sotto lo stesso tetto senza soluzione di continuità.Tutte le case dei mercanti avevano accesso al mare ed alle strade in modo da facilitare il trasporto delle merci. Gli ornamenti esterni riflettevano il successo commerciale del proprietario e stabilivano l’importanza sociale della sua famiglia. Oggi la Deichstraße è uno dei luoghi cittadini più visitati e molte case sono state convertite nei tipici ristoranti stile vecchia Amburgo.
Le Alsterarkaden risalgono al 1842 – 1843 e servono da portici alle case che si affacciano sul Kleine Alster. Poste tra la Jungfernstieg e la Rathausmarkt offrono ai visitatori una vista magnifica sull’Alster e sui cigni che lo affollano.
La Jungfernstieg è la mondana strada dello shopping cittadino ed è anche il punto da cui i bianchi battelli iniziano il loro giro sull’Alster e sui canali che attraversano Amburgo. L’escursione in battello è particolarmente interessante perchè permette di visitare la città nei suoi recessi più intimi, transitando sotto molti dei duemilaquattrocento ponti che Amburgo possiede o esplorando, dal lago, lussuose ville, costruite in uno splendido stile neo classico.
La borsa di Amburgo, a cui fa capo anche la borsa di Hannover, è la più antica della Germania in quanto fu fondata nel 1558 e, ancora oggi, è il cuore finanziario della città. L’edificio che la ospita attualmente, è sito in Adolphplatz ed è stato costruito nel 1841. E’ considerato uno dei più bei edifici della città e, durante i giorni lavorativi, è un alveare di operosità.
La Jakobkirche, una delle principali chiese cittadine, fu costruita nel 1340 in stile gotico con campanile a guglia. Fu pesantemente danneggiata durante il secondo conflitto mondiale e successivamente ricostruita nello stesso stile. L’interno presenta un organo del 1693, ancora in piena attività, tre altari medievali ed altri oggetti d’arte del XV secolo.
Il Krameramtswohungen è un’area della città vecchia che è sopravvissuta agli anni ed alle distruzioni delle guerre. La zona è occupata da un pittoresco cortile e da case a graticcio del XVII secolo, costruite dalla gilda dei mercanti per ospitare le vedove dei proprietari dei negozi. Il luogo è oggi occupato da piccoli negozi di souvenir e da locali pubblici.
La neogotica chiesa di San Nicola fu una delle cinque chiese luterane principali di Amburgo. Bombardata durante l’ultima guerra è adesso in rovina e viene utilizzata come memento all’assurdità della guerra. Questa chiesa non va confusa con la nuova San Nicola nel quartiere di Harvestehude.
La chiesa di Santa Caterina fa sempre parte dei cinque luoghi di culto luterani di cui abbiamo già parlato. La costruzione dell’edificio gotico iniziò nel XIII secolo con il suo campanile alto centoquindici metri e continuò sino al XVII con l’aggiunta di elementi barocchi. La chiesa è il più antico edificio di Amburgo ed è sempre stata il luogo di culto dei marinai e degli uomini di mare.
La Michaelskirche è la principale chiesa protestante di Amburgo ed anche la più grande, venne costruita tra il 1647 ed il 1699 in sostituzione di altre due chiese con un campanile che, con i suoi centotrentadue metri di altezza, spicca chiaramente sullo skyline cittadino. Una statua in bronzo, all’esterno della costruzione, rappresenta l’arcangelo Michele mentre sta sconfiggendo il demonio.
La chiesa di San Pietro era, in origine, una costruzione gotica, ma venne rimodellata in stile neo gotico dopo il grande incendio del 1842. L’altare principale della chiesa, il Grabower Altar è stato trasferito nella Kunsthalle, ma conserva ancora la statua della Madonna del 1470.
Il Planten und Blomen è un parco pubblico nel cuore della città, creato nel 1934, per la mostra di orticultura della Germania del nord. Inserito in un contesto idilliaco, troviamo il più grande giardino giapponese d’Europa, le serre dell’orto botanico e, dopo il tramonto, una musica soft in sottofondo ed una fontana illuminata in molteplici colori allieta la serata dei frequentatori del parco, cosi come la domenica allieta i visitatori con il concerto che si tiene nel pavillon.
Un must per chi visita Amburgo è una crociera sul porto con la Haferundfahrt che parte dal Landungsbrücken. L’escursione sull’acqua è molto dettagliata e porta i turisti a visitare anche lo Speicherstadt, la vasta zona dei magazzini del porto. Costruiti tra il 1885 ed il 1910 in mattoni rossi, i docks erano stati progettati per lo stoccaggio di merci in porto franco. Il complesso possiede le sue proprie strade e le tradizionali gru. Il museo in esso ospitato offre una panoramica del luogo e del suo passato di attività commerciali.
Amburgo è particolarmente attiva di notte, quando nella zona della Reeperbahn, nel famoso quartiere di St. Pauli, considerato il più grande quartiere a luci rosse d’Europa, aprono i vari strip club, bar e night club. Chi ha bambini al seguito può scegliere il più tranquillo quartiere Schanze con i suoi caffè eleganti od un barbecue sulle rive dell’Elba.
Il Bergerdorfschoss Museum è situato nel quartiere che porta lo stesso nome (Berger). Originalmente costruito come edificio medievale per la raccolta dei dazi su di una strada commerciale dove transitavano le merci, ospita oggi il museo della storia locale ed espone collezioni che vanno dal medievo al XX secolo.
L’Altonaer Museum è situato nel distretto di Altona che fu incorporato nella città nel 1937. Esiste un famoso romanzo di Jean Paul Sartre, intitolato “I Sequestrati di Altona”, che racconta la storia di un ufficiale nazista che, per paura di essere accusato di crimini di guerra, si rifugia in un volontario esilio nella villa del padre sita proprio in questo distretto. Sebbene parzialmente industriale con i suoi stabilimenti di trattamento del pesce, il sobborgo ospita diverse ville e residenze del XIX secolo, poste lungo ampi viali. Il centro nacque come insediamento danese e crebbe in modo indipendente con i suoi scambi commerciali d’oltremare sinchè non fu assorbito dalla grande città. Il museo racconta appunto la storia di questo antico centro.
Il Brucerius Art Forum è posto sulla piazza del mercato e ospita annualmente nuove mostre basate su quattro differenti soggetti: cultura mediterranea antica, arte della via della seta, pittori europei antichi e arte classica moderna.
La Cap San Diego è una delle navi ormeggiate nel porto di Amburgo che viene utilizzata come museo galleggiante. Questa particolare nave veniva usata negli anni 1960 come cargo per viaggi transoceanici e, oggi, i visitatori possono liberamente esplorare il suo interno e visitare gli alloggiamenti dell’equipaggio e il loro posto di lavoro come se il cargo fosse ancora in attività.
La Deichtorhallen è situata nell’edificio di un vecchio mercato di frutta e verdura e offre circa seimila metri quadri di spazio espositivo. La galleria si occupa principalmente di arte moderna e ospita solamente esposizioni temporanee.
Il Museo di Arte Erotica dimostra come l’erotismo abbia ispirato molti artisti attraverso i secoli ed espone diversi lavori d’arte nelle sue molteplicità e ognuno rappresenta un tema erotico ben definito.
Il Deutsches Zollmuseum si trova nello Speicher, la zona dei docks, ed espone più di duemila oggetti correlati alla storia delle dogane tedesche a partire dal 1900.
Lo Hamburger Kunsthalle è uno dei più rinomati musei d’arte della città e possiede una vasta collezione di dipinti e di sculture dal medioevo ad oggi. Espone dipinti dei principali pittori europei tra cui Lucas Cranach, Rembrandt, Van Dyck, Manet e numerosi artisti tedeschi
Poichè Johannes Brahms nacque ad Amburgo, la città gli ha dedicato un museo sito in una casa del XVIII secolo, dove sono esposti documenti ed oggetti che appartennero al compositore.
Il Kunst und Gewerbe Museum, ospitato in una bella casa della Steintorplatz, è un museo che si occupa di arte e di artigianato con reperti che coprono soggetti diversi come l’Europa, il rinascimento, il periodo barocco, strumenti musicali, art nouveau e case da the giapponesi.
Il Museum für Völkerkunde è uno dei più ricchi musei etnologici dell’Europa ed è situato vicino all’Aussenalster. Grazie ai molti anni di commercio marittimo il museo ha potuto acquisire reperti praticamente da tutto il mondo. Molto interessanti sono le collezioni relative all’Africa, alle Americhe, al Sud Pacifico e alla Russia.
L’Hamburgmuseum è ospitato in un caseggiato a mattoni con una torre sul tetto che serviva da faro. L’edificio risale al 1922 e fu costruito sul sito di una fortezza del 1625, chiamata Bastion Henricus. Il museo si occupa della storia della città ed esibisce oggetti che coprono molti aspetti della vita cittadina come il porto, le spedizioni, vita sociale e culturale degli abitanti.
Il delizioso quartiere di Oevelgönne, alla periferia di Amburgo, ospita il Museumshafen che contiene una fantastica collezione di diciassette navi di varie dimensioni e stili che spazia dalle imbarcazioni a vela in legno ai moderni pescherecci e navi militari. Situato in un edificio che veniva utilizzato come magazzino, il museo è certamente il luogo ideale per portare i bambini.
Il Rickmer Rickmers è un museo ospitato su di un brigantino a tre alberi, ormeggiato presso il pontile del Landungsbrücken, da dove, come abbiamo già accennato, partono i battelli per la visita del porto. La barca fu costruita nel 1896 per viaggi in diverse destinazioni internazionali, ma fu sequestrata nel 1916. Salendo a bordo, i visitatori potranno rendersi conto di persona della vita su di un cargo a vela al giro di boa del XIX secolo.
Blankenese è un adorabile piccolo villaggio situato nei sobborghi sud est di Amburgo ed è posto su di una collina lungo la via d’acqua. Vi si trovano strette stradine e numerose vecchie case, addossate le une alle altre. Sul lungofiume c’è una spiaggia con caffè e ristoranti a disposizione dei visitatori, mentre nel villaggio esiste un parco con cervi ed altri animali.
Il KZ Gedenkstätte Neuengamme è stato un campo di concentramento nazista nei sobborghi di Amburgo. Circa cinquantamila persone, inclusi seimila ebrei, furono uccise in questo campo e nel vicino Fuhlsbuttel durante il periodo che va dal 1939 al 1945. Ora il luogo è un memoriale alle vittime della barbarie nazista. I visitatori possono esaminare documenti e fotografie che raccontano la storia di ciò che successe qui.
Tutti gli anni a maggio Amburgo festeggia il compleanno del suo porto con tre giorni completi di attrazioni sull’acqua, sulla terra e nel cielo. Alcune delle più belle fregate da crociera e navi a vapore potranno essere ammirate durante la parata che ogni anno allieta il milione e mezzo di ospiti che invadono la città durante i festeggiamenti.
Con questa informazione termina la parte dedicata ad Amburgo. Qualcuno dirà ”meno male” e, forse, ha anche ragione, ma tuttavia vi chiediamo di avere pazienza poiché la città è estremamente variegata e noi desideriamo presentarla nel migliore dei modi, allo scopo di permettere al visitatore di decidere cosa lo interessi di più. Qualsiasi siano le scelte, Amburgo non lascerà mai il visitatore deluso. Rivolgendosi all’ufficio turistico si otterranno tutte le informazioni su mezzi di trasporto urbani, mostre ed altre attività che renderanno il soggiorno sicuramente apprezzabile.
Ci spostiamo leggermente a sud con l’autostrada A250 verso Lüneburg, posta sul fiume Ilmenau, a circa trenta chilometri dalla sua confluenza con l’Elba. La città si fregia del titolo di Anseatica in quanto membro della Lega omonima. Una parte della città è posta su di una cupola di sale la cui estrazione è vecchia di secoli. A seguito dell’aumentata estrazione, effettuata dopo il 1830 con mezzi sempre più efficienti, il terreno ha cominciato a cedere per diversi metri. Il risultato è il cosiddetto Senkungsgebiet o zona dell’avvallamento. Il terreno, nonostante che l’estrazione del sale sia cessata, continua impercettibilmente ad abbassarsi, ma è comunque sufficientemente stabile perché si possano iniziare nuove costruzioni.
L’architettura storica, benché non sia stata distrutta durante il secondo conflitto mondiale, è stata oggetto di trascuratezza che ha rovinato parecchie sue costruzioni. Tuttavia, massicci lavori di restauro, compiuti negli anni settanta, hanno riportato Lüneburg al suo primitivo stato di splendore. Cominciamo quindi, senza indugio, la visita del suo ricco centro storico e di tutto quello che la città ha da offrire.
Il municipio è uno dei più grandi e più prestigiosi edifici medievali della Germania del Nord. La sua parte più antica risale al 1230, ma la costruzione fu oggetto di ampliamenti dopo di questa data pertanto l’occhio del visitatore potrà notare una mescolanza di stili che si spartiscono, in perfetta armonia, il complesso architettonico. Tanto per dare un esempio diciamo che la Gerichtslaube, la Fürstensaal, l’Altes Archiv, la Kanzlei e la Bürgermeisterkammer appartengono al periodo gotico, mentre la sala del consiglio, con la sua magnifica boiserie, è rinascimentale. La Huldigungssaal e la facciata che sporge sulla piazza del mercato risalgono invece al periodo barocco. Il campanile ospita una serie di campane in ceramica di Meissen.
Am Sande, la più vecchia piazza di Lüneburg e contemporaneamente il suo centro, è il luogo dove si possono ammirare i più belli edifici storici della città, tutti costruiti in mattoni e tutti con timpani a gradoni o a chiocciola. La piazza porta questo nome perché nel medioevo non era pavimentata, ma con fondo di sabbia e Sand in tedesco significa appunto sabbia. Tra gli edifici religiosi che danno sulla spianata citiamo la chiesa di San Giovanni la quale, costruita come battistero nel 927, è una delle costruzioni religiose più antiche di tutta la Bassa Sassonia ed è servita come modello per molte altre chiese della Germania del Nord. L’interno a cinque navate, con pianta quasi quadrata, ospitava, una volta, trentanove altari e uno di questi, l’altare maggiore con i dipinti di Heinrik Funhoff e il magnifico organo barocco non devono assolutamente sfuggire allo sguardo del visitatore. Un giovane Johann Sebastian Bach imparò qui a suonare l’organo ed a comporre con suo zio, Georg Böhm, cantore e compositore nella chiesa di San Giovanni dal 1698 al 1733. Sul lato opposto all’edificio religioso, troviamo la più imponente costruzione della piazza dove, oggi, ha sede la Camera di Commercio e dell’Industria. L’edificio rinascimentale, costruito nel 1548, con il suo decorativo doppio timpano, ha vissuto cinquecento anni di storia cittadina e, prima dell’ultimo conflitto, ha ospitato una birreria, una locanda, un negozio al dettaglio ed una banca.
La Glockenhaus con il suo Glockenhof è una vecchia fonderia di campane del 1482, ma che, secondo necessità, venne anche utilizzata per la fusione di cannoni.
Nella prefazione della parte dedicata a Lüneburg abbiamo parlato del Senkungsgebiet, ora è il momento di visitarlo. Come abbiamo detto, la depressione del terreno è stata causata dalle cavità lasciate dall’estrazione del sale e quindi anche tutti gli edifici che sono situati in quest’area sono stati influenzati dal cedimento del terreno. Le case del XVI e XVII secolo, che, prima del verificarsi dell’avvallamento, erano almeno tre scalini sopra il piano stradale, ora sono di uno al di sotto. Anche la chiesa di San Michele è stata colpita dagli smottamenti, tanto è vero che giace a circa un metro dall’antico piano di campagna e, oggi, è tenuta assieme da bretelle ed in alcuni posti presenta delle evidenti deformazioni. L’edificio religioso fu aperto al culto nel 1409 in uno stile architettonico veramente interessante, su parte di esistenti fondazioni di una chiesa del 956. Tra il 1700 ed il 1703 Johann Sebastian Bach cantò nel coro della Basilica come voce soprano, ma lo abbandonò quando la sua voce cominciò a cambiare.
Am Stintmarkt è la zona dove veniva tenuto il mercato del pesce e oggi è conosciuta come il miglio dei pub poiché, nella bella stagione, molti bar e ristoranti sistemano i loro dehors all’esterno, rendendo l’area un susseguirsi di tavolini e sedie. L’Am Stintmarkt è anche il punto in cui si possono noleggiare barche per una passeggiata sul fiume e, visto che si trova sul vecchio porto, ospita pure una vecchia gru risalente al medioevo, benché rimaneggiata nella sua forma attuale nel XVIII secolo. Il suo ultimo lavoro fu il sollevamento di un motore a vapore per la ferrovia Hannover Brunswick.
La Nikolaikirche è la più recente e più piccola chiesa gotica delle tre esistenti a Lüneburg. Essendo posta sul Wasserviertel, il quartiere lungo il fiume, era la preferita dai marinai che popolavano quest’area. La sua navata centrale si può definire unica nella Germania del Nord, con le sue appuntite otto volte stellari, mentre il suo aspetto esterno, a causa dei numerosi restauri, è largamente caratterizzato dalle influenze del XIX secolo. Il campanile fu completato nel 1587, ma venne demolito nel 1831 per le sue malandate condizioni. Il nuovo campanile, alto novantotto metri fu completato nel 1895 in stile neogotico. L’interno della chiesa ha comunque mantenuto il suo bellissimo carattere medievale e ospita importanti pitture e sculture gotiche.
L’ospedale Zum Roten Hahn è un edificio assai pittoresco, posto a nord della principale zona pedonale, che riunisce tre case a graticcio con timpani ed un affascinante cortile, circondato dalle case dei poveri risalenti al XVI e XVII secolo. La vista, dal cortile dell’ospedale, sulla chiesa di San Nicola è il classico scorcio che tutti i fotografi vanno cercando.
Il Lüner Mühle è un antico mulino che risale al XVI secolo, riccamente decorato, con travi a vista e vale certamente la pena di fotografarlo.
Il Kalkberg è una collina calcarea il cui materiale fu utilizzato per la costruzione di case. Nella Katzenstraße c’è una casa con una enorme chiavarda sul muro, che venne utilizzata per ridare stabilità all’edificio, a causa del calcare contenuto nella malta che, assorbendo umidità dall’aria, ha reso instabile la costruzione. La salita alla collina non è stancante ed in più offre una bella vista sulla città.
Proprio di fronte alle porte della città vecchia si trova l’abbazia di Lüneburg, costruita nel 1172 come monastero delle suore di San Benedetto. Distrutto due volte dal fuoco, l’edificio sopravvissuto venne ristrutturato e terminato nel 1372. La visita degli interni comprende la sala della fontana con la sua Handsteinbrunnen, il refettorio con i suoi affreschi, il chiostro ed il capitolo. Anche la chiesa conventuale possiede un interno molto ricco. Tra tutte le cose da vedere segnaliamo il coro, il trittico dell’altare maggiore del 1524, un organo barocco del 1645 e uno stendardo da processione dell’inizio del XV secolo. Nel dormitorio si può visitare una cella del 1500 e dipinti su tela del 1700. Tuttavia, gli oggetti più preziosi sono conservati nel museo abbaziale. Tra questi citiamo lavori di ricamo del XIII e XIV secolo, tappeti e rivestimenti in stoffa dei banchi della chiesa. Tutti queste opere furono effettuate dalle suore benedettine e raccontano temi biblici e storie dei santi. Dopo la riforma il convento è diventato un monastero protestante femminile e, ancora oggi, è guidato da una badessa.
La Wasserturm assicurava acqua potabile ai cittadini di Lüneburg, agli inizi del XX secolo. Nel 1985 il serbatoio, che aveva una capacità di cinquecentomila litri di acqua, fu chiuso e posto sotto protezione dell’ente tedesco per i monumenti. Tutti gli impianti sono stati rimossi ad eccezione della torre che oggi, dall’alto dei suoi cinquantasei metri, serve come terrazza panoramica sulla città e come contenitore per diversi avvenimenti cittadini.
Benchè Lüneburg sia essa stessa un museo all’aria aperta, è anche supportata, nella sua vita culturale, da molti altri musei che rendono la città ulteriormente attraente. Oltre a quelli che abbiamo già citato illustrando l’architettura cittadina, suggeriamo ancora:
Il museo tedesco del sale, posto nei fabbricati delle vecchie miniere, è il più importante e offre una perfetta fotografia del significato del sale nel medioevo e dei suoi metodi estrattivi. Tuttavia, non vanno dimenticati il museo del Principato di Lüneburg che racconta la storia della città e dei suoi dintorni, il Museo Statale della Prussia Orientale, il Museo delle Birrerie della Germania del Nord, con una raccolta di bicchieri per birra che copre circa milleduecento anni di storia e il Museo della Natura della zona di Lüneburg.
Gli amanti della birra, oltre a visitare il museo che racconta la sua storia, potranno anche effettuare una visita nella storica birreria Kronen, fondata nel 1485.
La città si trova al centro di una zona protetta chiamata Lüneburger Heide. Si tratta di una tipica brughiera, formatasi nel periodo neolitico per l’eccessivo sfruttamento delle estese foreste, piantate su un suolo sabbioso e molto povero. La campagna è completamente coperta di erica che dona alla zona un tipico colore rosa. E’ veramente uno spettacolo suggestivo che merita un’escursione fuori porta per esplorare i vari parchi naturali che proteggono l’intera area.
Lauenburg è una cittadina dello Schleswig – Holstein, posta sulle rive dell’Elba, sulla strada 209. Possiede un notevole centro storico con un buon numero di edifici risalenti al XVII secolo i quali, nel passato, erano per lo più la residenza di marinai, mentre oggi sono stati scoperti da diversi artisti che li hanno eletti come loro abitazione. La parte vecchia è posta ai piedi di una collinetta su cui si trova un vecchio castello, raggiungibile con pittoresche stradine. La fatica della salita è ampiamente compensata dalla vista che si gode su Lauenburg, sul fiume Elba e su tutta la pianura circostante.
Anche per Lauenburg non vorremmo dare indicazioni specifiche su ciò che c’è da vedere, in quanto non sapremmo da dove cominciare poiché il villaggio è tutto bello e va visitato nel suo insieme. Tuttavia, visto che gli editori ci sollecitano, con ragione, ad andare in profondità, cercheremo di descrivere brevemente quelle cose, che secondo noi, non sono più belle di altre, ma semplicemente più curiose.
Cominciamo quindi con la Mensigsches Haus, una casa del 1573 perfettamente restaurata, che ricorda molto le case delle bambole con cui giocavano le bambine nei primi anni del 1900. La Maria Magdalenen Kirche è l’edificio più antico di Lauenburg ed è stato costruito nel 1227 come cappella. Il suo aspetto è stato modificato diverse volte, sino a raggiungere la forma attuale che, con il suo campanile dalla guglia altissima, serve da faro ai naviganti sull’Elba. La chiesa è ricca di reliquie culturali del XV e XVI secolo.
Il vecchio castello, come abbiamo visto, si trova sulla collina che domina il centro storico e ospita il consiglio comunale ed il sindaco. La Magistratssaal, con il suo soffitto a cassettoni è il luogo dove avvengono i matrimoni e può essere visitata, com’è visitabile la vecchia torre e la terrazza dell’Askanier, da cui si ha una vista strepitosa sulla campagna lungo il fiume Elba.
Nella Ruferplatz si trova il monumento al Rufer che, tradotto letteralmente significa colui che chiama. In pratica il Rufer aveva la funzione di chiamare le navi che solcavano l’Elba per dare informazioni od istruzioni.
Il Fürstengarten o giardino del principe fu creato nel 1665 dal duca Julius Heinrich secondo lo stile dei giardini barocchi, con piante esotiche e alberi provenienti da ogni parte del mondo, incluso un gigantesco ginkgo.
Ultima chicca storica della città è la Palmschleuse, una chiusa costruita nel 1398 che è considerata la più vecchia d’Europa.
L’Elbshiffartsmuseum racconta la storia del fiume e dell’importanza che questo ha avuto e continua ad avere per Lauenburg e per i suoi abitanti.
Una crociera sull’Elba è la degna conclusione della visita di questa bella città. Al proposito diciamo che la Kayser Wilhelm, un battello a pale del 1900, effettua delle escursioni sul fiume, ogni secondo fine settimana, tra maggio e settembre. L’equipaggio, composto da volontari non retribuiti, sarà lieto di ospitare a bordo i visitatori.
Raggiungiamo Lubecca costeggiando per alcuni tratti il canale che collega il mar Baltico al fiume Elba. La città fu per molti secoli la capitale della Lega Anseatica e, grazie ai suoi edifici in mattoni, è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Situata sul fiume Trave è il più grande porto del Baltico. La maggior parte del centro storico ha mantenuto un aspetto medievale con vecchi edifici e stradine tortuose ed è dominata da sette campanili.
Come sempre iniziamo la visita dal vecchio municipio, costruito nel XIII secolo, come negozio di stoffe ed emporio e, all’epoca, comprendeva tre costruzioni i cui timpani, completi dei fori per il vento, sono ancora visibili sulla magnifica facciata.
La Lange Haus e la Kriegsstubebau vennero aggiunte in seguito e, durante il rinascimento, l’edificio fu ampliato con l’aggiunta di una nuova facciata sulla piazza del mercato e di una scala sulla Breitestraße. Nel XIX secolo molti resti medievali furono sacrificati per dare corso a lavori di ricostruzione, ma comunque alcuni affreschi gotici, scoperti nell’auditorium, sono a disposizione per l’ammirazione dei visitatori.
La Holstentor è il monumento che più identifica Lubecca, molte sono infatti le immagini che la rappresentano e, al quale la città viene immediatamente associata. La porta fortificata, costruita nel XV secolo, custodisce il museo dedicato alla vita ed al lavoro dei mercanti cittadini nel medioevo ed all’inizio dei tempi moderni.
Anche la Burgtor, del 1444, è una porta delle vecchie fortificazioni cittadine. Si tratta di una torre quadrata piuttosto massiccia con a fianco un passaggio pedonale che i cittadini usavano per entrare nella città vecchia. Purtroppo il monumento non è visitabile, ma ci si può comunque avvicinare per ammirare la robustezza della costruzione.
Il palazzo della gilda dei naviganti si trova nella Breitestraße e fu acquisito nel 1535, più tardi demolito e nuovamente costruito nello stile originale. Come lo vediamo adesso fu utilizzato per le riunioni dei naviganti e dei fabbricanti di vele. Il rinomato ristorante Schiffergesellschaft fa parte della storia del palazzo ed infatti viene considerato il più vecchio pub del mondo e una parte dei suoi guadagni viene utilizzata per sostenere marinai indigenti o loro vedove. Numerosi memorabilia del passato, portati dai naviganti, rendono l’ambiente assolutamente magnifico.
L’Ospedale dello Spirito Santo non è soltanto una delle istituzioni più vecchie dell’Europa, ma è anche uno dei più significativi complessi architettonici del medioevo. Inizialmente usato per la cura degli ammalati, venne, in seguito, anche usato come ospizio di mendicità.
Similmente ad altre città medievali, Lubecca ebbe una grande quantità di lavoratori giornalieri e di facchini che vivevano in casupole chiamate Buden, capanne, addossate una all’altra dietro palazzetti o in cortili circondati da blocchi residenziali. I mercanti, la borghesia e la chiesa fecero in fretta a rendersi conto del potenziale economico che queste casupole costituivano, pertanto l’affitto diventò un vero e proprio business, tanto più che fu lasciata al padrone di casa la scelta dell’entità della pigione e della quantità di famiglie da installare in queste casupole. L’aumento demografico nella seconda metà del XV secolo, portò ad un impoverimento della popolazione, rendendo sempre più proficua la nuova costruzione e la locazione dei buden. Si calcola che alla fine del XVII secolo ci fossero centottanta di questi bugigattoli, mentre ora se ne contano circa novanta che costituiscono una delle maggiori attrattive della città.
Lubecca possiede anche un cospicuo patrimonio religioso, pertanto una parte importante della visita va dedicato ad esso. Cominciamo quindi l’esplorazione partendo dalla Cattedrale.
Il duomo romanico, con le sue tre navate e i suoi campanili dalle alte guglie può essere benissimo considerato il più vecchio edificio cittadino. Le sue fondazioni furono poste nel 1173, dopo che la città divenne sede vescovile nel 1160, sul sito di una preesistente chiesa in legno. La chiesa, danneggiata durante le incursioni aeree dell’ultimo conflitto, fu ricostruita nel 1960, con una spesa di parecchi milioni di Marchi. L’interno conserva parecchi capolavori dell’arte tra cui una croce trionfale del 1447 di diciassette metri di altezza, un orologio astronomico del 1625, tuttora funzionante. Il chiostro, sul lato sud del transetto è ancora quello del monastero originale.
La chiesa di Santa Maria è la chiesa ufficiale del Consiglio della Città Anseatica. Per la sua costruzione si impiegarono cento anni e servì come modello per la realizzazione di innumerevoli edifici religiosi gotici in mattoni. L’interno contiene anch’esso una croce trionfale del 1495 e il più grande organo meccanico del mondo.
La chiesa romanica di San Pietro, originalmente a tre navate, venne edificata tra il 1227 ed il 1250 fu ampliata a cinque navate nel XV-XVI secolo. Completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, venne ricostruita nel 1958 a cui seguì la costruzione del campanile nel 1961, da dove, dall’alto dei suoi cinquanta metri, si ha una vista magnifica sulla città.
La chiesa di San Gille è la più piccola tra le cinque chiese maggiori della città vecchia di Lubecca. Costruita tra il XIV e XV secolo, fu scarsamente danneggiata nell’ultimo conflitto, pertanto il suo arredamento interno, rinascimentale e barocco, è pressoché intatto.
La chiesa di San Giacomo è un edificio in mattoni a tre navate che fu costruito nel 1334. E’ la chiesa dei navigatori e dei marinai e fu consacrata assieme alle chiese di Santa Maria e di San Pietro che abbiamo già visitato. Come la precedente, anche questa costruzione fu risparmiata dai bombardamenti. Il naufragio del brigantino Pamir a quattro alberi, avvenuto nel 1957, è ricordato. all’interno della chiesa, da una scialuppa di salvataggio appartenuta alla nave. Di fronte all’edifico religioso si trova un complesso di case a tre piani, costruite nel 1601, destinate a residenza dei pastori della chiesa.
La chiesa di Santa Caterina è del XIV secolo ed è un capolavoro dell’architettura gotica e presenta al suo interno un impressionante coro e superbe opere d’arte tra cui un dipinto del Tintoretto.
Davanti al palcoscenico, costituito dalla città vecchia, si stende il porto cittadino, rifugio per innumerevoli battelli storici, in uso ancora oggi. Gli amanti delle vecchie barche hanno restaurato vecchi vascelli e li hanno ormeggiati al porto mettendoli a disposizione di coloro che vogliono provare l’ebbrezza di un viaggio a vela su barche d’altri tempi.
Il monastero del castello è stato fondato nel 1229 ed è il più importante convento della Germania del Nord. Dopo la riforma religiosa fu utilizzato come ospizio per i poveri fino al termine del XIX secolo, quando fu convertito in tribunale e come carcere preventivo. Durante il terzo Reich è stato testimone dell’ingiustizia nazista. Il monastero del castello risulta così un monumento al medioevo e anche alla storia moderna. Dall’epoca della sua ristrutturazione, l’edificio è diventato un centro per l’analisi dell’arte, dell’architettura e della storia della Lega Anseatica e della regione baltica.
La Buddenbrook Haus, situata in Mengstraße 4, è il cuore del romanzo di Thomas Mann, intitolato appunto i Buddenbrook. Sebbene il nome della città non compaia mai nel romanzo, “il mediocre centro di commercio sul mar Baltico”, così come l’ha definito l’autore, non può non essere associato a Lubecca, infatti non esiste strada, piazza o luogo che non possano essere identificati nella città anseatica. Questa casa è stata la vera residenza della famiglia Mann a metà del XIX secolo e ospita una immaginaria famiglia che, come la descrisse Thomas Mann, siede, davanti alla chiesa di Santa Maria, in un soggiorno e in una sala da pranzo con bianche figure di dei e dee.
Cinque case a graticcio sono state riunite in un unico complesso per ospitare una delle più vaste collezioni mondiali di marionette, palcoscenici, accessori di scena, grafici, poster e organetti, provenienti da tutte le parti del mondo e risalenti ai tre secoli trascorsi.
Il teatro di Lubecca ha una storia che risale al 1752, ma è stato completamente ristrutturato tra il 1994 ed il 1996. Grazie a questi lavori, le decorazioni art nouveau, oscurate negli anni venti del XX secolo, sono ritornate alla luce ed al loro primitivo splendore. Il teatro possiede tre palcoscenici con trecentoventisette, settecentonovantadue e novantanove posti a sedere ed un organico di trenta persone tra cantanti ed attori.
La città possiede forse uno dei più curiosi teatri d’Europa: un teatro delle marionette sommerso. Topolini e gamberi danzanti sono gli attori principali di un palcoscenico formato da tremila litri d’acqua. Il posto ideale per portare i bambini.
Un altro modo per esplorare la città, da un angolo, diverso è una crociera sui suoi canali con i battelli che partono dall’ An der Obertrave.
Non si può lasciare questa città anseatica se prima non si è effettuata una visita al sobborgo di Travemunde, posto sul Baltico alla foce del fiume Trave. Qui si potranno ammirare le spiagge con le tipiche poltrone da spiaggia, costruite in vimini con tendine paravento. Un modo simpatico per raggiungere la cittadina, senza scomodare il mezzo, è di ususfruire dei battelli, di cui abbiamo parlato precedentemente, che, attraversando una zona selvaggia bellissima, regaleranno un’esperienza indimenticabile.
Ci spostiamo ora a sud est per andare a visitare Schwerin, situata sul lago omonimo, nello stato del Mecklenburg – Vorpommern. La città, che prima della caduta del muro di Berlino faceva parte della DDR, possiede alcuni edifici di sicuro interesse pertanto non indugiamo oltre a dare notizie generiche sulla città ed iniziamo il percorso di vista che, da dove pensate che lo inizieremo?
Esattamente dalla piazza del mercato la quale si trova giusto nel cuore della città vecchia che ospita la maggior parte degli edifici monumentali.
Il municipio è un edificio del XIX secolo, tuttavia la sua facciata Tudor gli conferisce un aspetto molto più antico. Anche il neoclassico Neues Gebaüde, utilizzato come caffè, è una meta che vale la pena di non trascurare, come vale la pena di vedere le molte case a graticcio situate attorno alla piazza e lungo le stradine limitrofe. Come tutte le piazze del mercato tedesche la Marktplatz è un buon posto per socializzare, ammesso che si conosca la lingua tedesca, e per godersi una pausa di relax.
La Schelfstadt è una zona cittadina che non si può certamente perdere, visto che contiene parecchie vecchie strade e case antiche, cariche di atmosfera. Benché sia stato incorporato in Schwerin solamente all’inizio del XIX secolo, il quartiere esisteva già all’inizio del XVIII secolo. Il suo monumento più prestigioso è la chiesa barocca Schelfkirche dai bei portali e dalla forma a croce.
La Cattedrale di Schwerin, anche chiamata della Vergine Maria e di San Giovanni è il più vasto edificio medievale della città. Venne edificata tra il 1172 ed il 1248 e diventò un famoso luogo di pellegrinaggi, quando nel 1222, Heinrich von Schwerin portò una presunta goccia del sangue di Cristo. Venne ulteriormente ampliata nel XIV e XV secolo e questa modifica, con il suo campanile di quasi centodiciotto metri, le conferirono l’aspetto odierno.
Lo Schloss Schwerin è situato su di un’isola del lago Burgsee, vicinissimo alla città vecchia. Enrico il Leone fu il costruttore della struttura originale che venne completamente modificata nel XIX secolo, tuttavia, parte dell’edificio rinascimentale si può ancora scorgere nella cappella del XVI secolo. La visita del suo interno comprende la Ahnen Galerie, ricca di ritratti, la galleria dei dipinti dei pittori locali e la sala del trono, riccamente decorata. A sud del castello, i giardini offrono un luogo ideale per le passeggiate e il relax.
Lo Schleifmühle è un mulino ad acqua, situato a sud dei giardini del castello e del Burgsee. É una struttura con travi a vista, costruita nel 1705 ed è l’unico esempio ancora in attività, rimasto in Europa. Il mulino è oggi un museo dove i visitatori possono vedere di persona il processo molitorio ed i suoi prodotti.
Il museo di Schwerin è uno delle principali attrattive cittadine ed è ospitato in un pregevole edificio neoclassico. Contiene delle bellissime collezioni, incluse alcune gemme rare come La Guardia di Carel Fabritius e la Mungitrice di Paulus Potter. Una speciale sezione è esclusivamente riservata a Lucas Cranach con i ritratti di Martin Lutero e di sua moglie e del Re Ferdinando. Altre sezioni sono dedicate ai fiamminghi, tra cui Rubens e all’arte del XIX e XX secolo, inclusa una sala per le sculture di Barlach.
Il Kaninchenwerder è un’isola in mezzo allo Schwerinersee dichiarata riserva naturale che si può raggiungere con i battelli che partono regolarmente dal pontile vicino al castello. Andare su quest’isola è come entrare in un altro mondo. Kaninchenwerder significa il luogo dei conigli e oggi si possono ammirare molte specie di animali e di vegetali: anatre, oche, cigni e aironi. Naturalmente l’isola è protetta, possiede una torre di avvistamento e i visitatori sono invitati ad esplorare la riserva a loro piacere.
Purtroppo Schwerin è al primo posto in Germania tra le città più pericolose: diciassettemila crimini ogni centomila abitanti. Crediamo che questo sia dovuto al disagio subito durante l’era comunista. Noi ci siamo stati subito dopo la caduta del muro di Berlino e, certe situazioni che abbiamo potuto vedere, non ci sono piaciute molto. Raccomandiamo quindi la massima attenzione.
Poiché ci troviamo nelle vicinanze, facciamo ancora una tappa per andare a visitare Güstrow, situata sulla strada 104 nello stato del Mecklenburg – Pomerania Anteriore. La città, pur non essendo molto grande, offre alcune opere interessanti che vale la pena di ammirare, pertanto iniziamo il consueto giro turistico partendo dalla piazza del mercato.
Il primo edificio che scorgiamo è il municipio del 1300 che continua ad essere il centro della vita cittadina esattamente come quando fu costruito. Ricostruito nel 1503 e rinnovato nel XVIII secolo, l’edificio è oggi tinteggiato di un tenue color rosa con parti in grigio e rosso.
La chiesa parrocchiale è situata appena fuori della piazza del mercato, proprio al centro della città vecchia. E’ un edificio gotico, costruito nel 1308 e rinnovato nel 1508. Al suo interno possiede un ricco arredamento il cui pezzo principale è l’altare maggiore del XVI secolo che esibisce scene della passione al suo interno e dipinti pieni di colore al suo esterno.
La Gertrudenkapelle contiene opere del grande scultore Ernst Barlach che visse e lavorò a Gustrow. Questa è l’esposizione principale delle sue opere e presenta, sin dal 1994, lavori di tutta la sua carriera artistica che includono sculture, disegni, grafici e plastici.
L’Atelierhaus è il luogo dove Barlach visse e lavorò e costituisce il secondo museo dedicato a questo grande artista. Espone molti suoi lavori, ma quelli che più colpiscono sono i lavori rimasti incompiuti per la morte dello scultore.
La Cattedrale gotica, costruita nel 1335, completamente a mattoni, possiede ricche decorazioni poiché fu, per alcuni anni la chiesa di corte dei duchi del Mecklenburgo. Da notare, al suo interno, la croce trionfale, l’altare maggiore e i rinascimentali monumenti funerari.
Il castello di Güstrow è il più importante palazzo rinascimentale della Germania del Nord e venne edificato nel 1558 per il duca del Mecklenburgo, sul luogo di un preesistente castello medievale. Molto dell’edificio originale è tutt’ora visibile e le ali che si dipartono dalla costruzione centrale donano un aspetto impressionante a tutto l’insieme. Il castello è stato trasformato in museo sin dal 1972 e contiene parecchie sale, perfettamente restaurate, tra cui la sala dei banchetti con il suo soffitto affrescato. Nello scantinato si può ammirare un’importante collezione di oggetti medievali, tra cui, armi per la caccia. Il castello è sede distaccata del museo di Schwerin, per cui possiede una ricca collezione di oggetti d’arte.
L’Oldtimermuseum Gross Raden è un popolare museo, aperto nel 1999, dedicato ai veicoli e specializzato nei motocicli. Espone quasi cento motociclette ed alcune auto dal 1924 al 1970. Ovviamente il museo è un punto di pellegrinaggio per i patiti della motocicletta.
Sempre a Gross Raden si trova il Museo Nazionale di Archeologia che si trova sul sito di un villaggio slavo parzialmente ricostruito. Queste zone furono, nell’antichità, luoghi di insediamenti slavi e infatti, molti toponimi delle città derivano dalla lingua di questi popoli. Il sito espone resti di luoghi di culto, il muro di un castello e molti manufatti che raccontano la storia di queste aree.
Con la visita di Güstrow concludiamo il viaggio nella Germania Anseatica e nelle sue città. In questo itinerario non abbiamo parlato granché, salvo Travemunde, del mar Baltico e delle sue spiagge. Non l’abbiamo fatto per non appesantire troppo la descrizione dell’itinerario, tuttavia, chi desidera vedere le spiagge baltiche che, detto per inciso, si differenziano molto da quelle mediterranee, potrà, dopo Lubecca, anziché andare direttamente a Schwerin e a Güstrow, seguire la costa sino a Wismar e poi scendere verso sud con la strada 192 e lì decidere quale delle due città visitare per prima.
Elenco località e strutture di sosta
Località Indirizzo struttura Coordinate Lat – Long
Brema Reisemobilstellplatz am Kuhhirten, Kuhhirtenweg, Brema 53.0645 – 8.81934
Amburgo Parkplatz Elbemeile, Große Elbstraße, 3. Amburgo 53.54527 – 9.95238
Lüneburg Sülzwiesen, Am Bargenturm, Lüneburg 53.24558 – 10.39747
Lauenburg Al momento non sono segnalate strutture di sosta
Lubecca Wohnmobil Treff Lübeck, An der Hülshorst, 11, Lubecca 53.89508 – 10.71072
Schwerin Am Stadthafen, Grüne Straße, 32. Schwerin 53.62989 – 11.42039
Güstrow Parkplatz Gleviner Platz, Gleviner Straße, 19, Güstrow 53.79149 – 12.17981