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Bressanone Water Light Festival

da Redazione
143 letture Water Light Festival 2019

La prima edizione del Bressanone Water Light Festival è stata sei anni fa, gli organizzatori si sono concentrati sull’effetto spettacolare che si poteva creare nei visitatori grazie a giochi luminosi di grande effetto. Il festival si è poi man mano evoluto in uno dei più noti eventi di light art e, nell’edizione di quest’anno dal 3 al 21 maggio 2023, richiama l’attenzione sugli aspetti di sostenibilità legati alla natura e alle risorse. Artisti locali e internazionali seguiranno il motto “Acqua è vita – luce è arte” con le loro opere e installazioni, e circa 20 opere animeranno il centro storico di Bressanone in una sorta di galleria a cielo aperto.

Brixen Water Light Festival (c) Brixen Tourismus, Santifaller Photography

Il festival si svolge di giorno e di notte. A Bressanone, le installazioni di luce sono illuminate la sera dalle 21.00 a mezzanotte. Gli spazi pubblici in cui si trovano le opere e le installazioni sono tutti liberamente accessibili. Per le sedi dell’Hofburg, della Biblioteca Civica e del Giardino dei Signori è necessario un biglietto (12 €), così come per i musei dell’Abbazia di Novacella e del Forte di Fortezza.

Bressanone è ricca di fontane, luoghi d’acqua, siti storici e tesori d’arte che sono fulcro del percorso artistico di 3,2 km che si snoda attraverso il centro storico fino alle singole stazioni. Una linea blu sarà la guida.
Nella via Mercato Vecchio, l’artista ucraina Julia Shemsheiva, in qualità di “artista in residenza”, si dedica al tema della rinascita infinita, il ciclo della vita. Il suo progetto di videoarte assume un significato profondo di fronte al tumulto della guerra. Il ciclo di vita di un ghiacciaio è rappresentato in modo impressionante nell’installazione “Strata” del collettivo di artisti tedeschi Xenorama, proiettata sulla facciata della Biblioteca Civica. La vista del nostro pianeta che gli astronauti godono dallo spazio è al centro dell’opera “”Not to Lose (the Stars)”” del trentino Stefano Cagol, che affronta anche il tema dell’inquinamento luminoso. In collaborazione con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), l’Accademia Cusanus sarà immersa in immagini e giochi di luce sorprendenti.

Brixen Water Light Festival
Stefano Cagol – The Global Warning

Lo spegnimento dell’illuminazione notturna delle chiese di Bressanone e dintorni rappresenta la dichiarazione sul tema dell’illuminazione negli spazi pubblici dell’artista austriaca Siegrun Appelt, anche in riferimento al fatto che la Diocesi di Bolzano-Bressanone è stata la prima diocesi cattolica in Italia ad aderire all’Alleanza per il Clima.

La delicata vita marina e la conservazione degli oceani sono al centro dell’installazione ambientale “Underworld” di Aleksandra Stratimirovic. L’artista serba presenta la sua installazione nei Giardini Rapp. Dalla Francia arriva il progetto in continua evoluzione “Flux” di Colletif Scale, che sarà esposto nel cortile dell’Hofburg. Musica, movimento e luce possono essere influenzati in modo interattivo dallo spettatore, producendo effetti sempre nuovi e inaspettati in tempo reale. L’artista italiano Marcello Arosio ha tratto ispirazione per le sue opere dagli alunni di Bressanone e Monza. Ha trasformato i loro disegni in un’installazione di videomapping che sarà esposta in via Tratten.

In collaborazione con il MUSEION (Museo d’Arte Moderna), diverse installazioni luminose saranno esposte nel Forte di Fortezza. L’Abbazia di Novacella ospiterà il Water Light Lab, un programma espositivo internazionale con 10 installazioni di light art di diverse generazioni di artisti, tra cui Francois Morellet, uno dei maggiori rappresentanti francesi dell’Arte Concreta. Qui si svolgerà anche il Water Light Hub con una serie di conferenze, discussioni e gruppi di lavoro. Un think tank del futuro in tempi di cambiamenti climatici e crisi con la partecipazione di rappresentanti internazionali dell’arte, del design, dell’architettura, dell’industria, della scienza e della tecnologia, come Andrea Moeller, Angelika Höger, Aymen Gharbi, Camila Mejia und Eric Wälz, Christine Sciulli, Edwin van der Heide, Gudrun Barenbrock, Katharina Berndt, Ken Matsubara, Kurt Laurenz Theinert, Lorenz Potthast, Nazanin Fakoor, Philipp Artus, Tom Groll e altri.

 

Il Bressanone Water Light Festival e la sostenibilità
Il nostro obiettivo è sensibilizzare i visitatori vicini e lontani attraverso l’arte. Abbiamo selezionato e invitato gli artisti esattamente in base alle specifiche del festival. La consapevolezza del rispetto della natura e l’uso sostenibile dell’acqua come risorsa sono al centro di tutto questo”, afferma Werner Zanotti, fondatore del Water Light Festival, “ma facciamo anche i nostri compiti e abbiamo l’obiettivo di essere neutrali dal punto di vista energetico entro il 2024”. L’utilizzo di energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili grazie ai partner di fornitura ASM Bressanone SpA e Alperia per Novacella e Fortezza, l’uso di prodotti ecologici e le campagne pubblicitarie digitali sono solo alcuni dei criteri che il Bressanone Water Light Festival deve soddisfare per ottenere nuovamente la certificazione di Green Event. Per l’organizzazione del festival sono stati coinvolti biologi altoatesini, il gruppo ambientalista della Val d’Isarco e Climate Action. Anche viaggiare con i mezzi pubblici fa parte del concetto di sostenibilità del festival. I passeggeri della DB che si recano a Bressanone ricevono anche uno sconto sull’ingresso al festival.

Il Bressanone Water Light Festival si sforza di trovare partner che sostengano e si schierino a favore di obiettivi e temi come la sostenibilità. L’azienda Durst di Bressanone è lo sponsor principale e co-nominatore del Bressanone Water Light Festival© di quest’anno. Durst è uno dei produttori leader a livello mondiale di tecnologie di stampa e produzione digitale, con un’attenzione particolare allo sviluppo di una produzione particolarmente sostenibile, a risparmio idrico ed energetico in molti settori. Tra le altre cose, nel 2023 la sede Durst di Bressanone sarà dotata del più grande impianto fotovoltaico dell’Alto Adige sui tetti della sede aziendale. 6.584 m² di celle solari di ultima generazione copriranno circa il 60% del fabbisogno energetico totale della sede Durst.

www.waterlightfestival.it

N.B. le foto si riferiscono ad edizioni precedenti del Festival

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