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Sua Maestà il Parmigiano Reggiano

da a.cortellessa
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Il Re dei formaggi italiani, tutto da scoprire e assaporare, con degustazioni e visite ad alcuni tra i più noti caseifici emiliani e al museo dedicato

Il Parmigiano Reggiano è una di quelle eccellenze enogastronomiche italiane che ci ha reso famosi nel mondo, apprezzato e amato ovunque. Passare dall’Emilia, mentre siamo in vacanza con i tempi giusti, e non fermarsi ad assaporarlo presso uno degli innumerevoli caseifici di produzione è un vero peccato di fronte a tanta nobiltà del gusto. Fresco o stagionato anche oltre 40 mesi per i gourmet, il Parmigiano Reggiano è sempre un piacere da gustare e degustare.

Degustazione di Parmigiano Reggiano – Foto F. Bocchia/Parma2064

La Cooperativa Casearia Agrinascente ha lanciato, nel 2014, un consorzio di cinque aziende agricole nel cuore della Pianura Padana per promuovere il marchio Parma2064. Il brand riunisce le esperienze e le professionalità di Cascina “Margherita”, La Rinascente Società Agricola, la Società Agricola Colombarola, la Società Agricola Fratelli Tonoli e la Società Agricola Vighi Mauro e Luigi. Il nome “Parma”, posto prima di “2064” nel marchio pone l’accento sul luogo d’origine dell’eccellenza: i caseifici, le strutture dei soci si trovano in quelle terre tra Soragna e Busseto che hanno dato i natali e l’ispirazione a Giuseppe Verdi e nel cuore della Food Valley. Il Parmigiano Parma 2064 ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra i quali spicca Supergold al World Cheese Award, che sono frutto di una cultura della qualità, a partire dai controlli scrupolosi e dalla lavorazione del latte proveniente esclusivamente da allevamenti, tutti a conduzione familiare e collocati in un raggio di 10 chilometri dai caseifici di Fidenza, Soragna e Zibello, gestiti direttamente da Parma2064. Integrando innovazione tecnologica e processi produttivi tradizionali, seguendo scrupolose certificazioni, il metodo adottato dal consorzio Parma 2064 è considerato un modello di sostenibilità nel cuore dell’area DOP del Parmigiano Reggiano.

Lavorazione Parmigiano Reggiano – foto F. Bocchia/Parma2064

Tutte le fasi del lavoro seguono il disciplinare delle fasi stabilite dal Consorzio di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano, nell’ottica di una filiera controllata scrupolosamente, con il latte proveniente da una mandria di circa 1400 capi in mungitura.

Lavorazione del Parmigiano Reggiano – foto F. Bocchia/Parma2064

Le forme di Parmigiano Reggiano stagionano nei magazzini aziendali fino a raggiungere stagionature lunghissime, 18, 24, 36 o anche 48 e più mesi. Oltre al Parmigiano, i caseifici del brand Parma 2064 hanno lanciato nuove varianti (Organic, Halal, Kasher), oltre al formaggio ideato recentemente un formaggio con caglio vegetale: Il Verdiano del Maestro.

Parmigiano Reggiano, estrazione della cagliata – credit Infraordinario

La visita ai caseifici e al Museo

Per scoprire la storia secolare del Parmigiano Reggiano è possibile prenotare una visita. Tra gli affascinanti ambienti di lavorazione casearia fino al magazzino, per terminare con una degustazione delle diverse stagionature e tipologie del Parmigiano Reggiano Parma2064

Caseificio di Zibello

Nel primo caseificio al mondo dedicato esclusivamente al Parmigiano Reggiano “Kosher” è possibile scoprire tutte le fasi di lavorazione di questo speciale formaggio, fatto seguendo le regole in materia alimentare ispirate alla Torah.
Un Parmigiano Reggiano che si distingue per l’uso esclusivo del caglio di vitello liquido certificato Kosher, prodotto secondo metodi di estrazione che escludono la contaminazione con eventuali residui di carne.

Museo del Parmigiano Reggiano

Un piccolo gioiello di architettura rurale, lo storico caseificio Castellazzi si trova nella Corte Castellazzi a Soragna, già pertinenza della Rocca Meli-Lupi. Si distingue per la struttura circolare, la cui dimensione ragguardevole insieme alle armoniose proporzioni e agli elementi decorativi e di finitura, lo rendono un edificio di particolare pregio. La parte più antica risale al 1848; ai tempi della costruzione, l’edificio presentava un porticato basso dove oggi troviamo la muratura piena con le finestrature. I successivi interventi hanno portato al suo ampliamento nella metà del secolo scorso (1963), con la costruzione, ad est, dell’edificio per la camera del latte e, nel piano seminterrato, del locale salatoio.
Questo antico caseificio è stato scelto per diventare sede del Museo del Parmigiano Reggiano per la particolare conformazione della struttura, a pianta circolare con locale unico, dotato di tutti gli strumenti e gli attrezzi anticamente impiegati per la lavorazione del formaggio.

Info
www.2064.it
visite@2064.it
tel. 0524 520958

Per visitare il Museo del Parmigiano Reggiano
https://parmigianoreggiano.museidelcibo.it/
o contattare Archeo Vea Impresa Culturale
http://archeovea.it/ partner nella valorizzazione turistica dell’esperienza enogastronomica.

battitura del Parmigiano – foto F. Bocchia/Parma2064

Per la sosta camper
Aerea sosta Soragna
Via Giacomo Matteotti angolo via Gramsci – Soragna (PR)
GPS. N 44.929854 – E. 10.125698
A circa 700 mt dal museo del Parmigiano Reggiano
(via Volta 5 – Soragna – Possibilità di parcheggio anche in loco)

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