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La Via delle Marmotte con i bambini

da Daniele Ceccotti
859 letture tempo lettura 4 minuti Dentd'Herens alta Valpelline (foto Il cantore)

Il turismo lento è proprio quell’ideale di vacanza che serve a tutti coloro che desiderano davvero prendere una boccata di ossigeno. Ed è una modalità di vacanza perfetta per le famiglie con bambini perché – si sa – quando ci sono i bambini la vacanza è sempre imprevedibile, tanto vale prendersela comoda, slow appunto: senza troppi programmi e itinerari, ma scegliere l’essenziale che metta d’accordo tutti: dallo spirito sportivo del papà a quello pratico ed educativo della mamma, al divertimento dei più piccoli.
Una destinazione che mette sempre tutti d’accordo è una camminata sulla via delle Marmotte. Attenzione, però! Ci sono diverse vie delle Marmotte in Italia. Di seguito quelle più idonee anche ai bambini: la prima si trova in Val D’Aosta e l’altra in Trentino. Ecco una simpatica idea di possibili itinerari.

Marmotta delle Alpi (foto Francois Trazzi)

La via delle Marmotte in Valle d’Aosta
Questo personalissimo tour è un viaggio ideale per le famiglie con bambini. Si trova per esattezza nella Valpelline, una zona alpestre e ancora selvaggia della Valle d’Aosta che presenta sentieri accessibili per tutta la famiglia. Ci si addentra in boschi incantati dove il canto degli uccelli riempie l’aria di suoni.
Si possono scegliere due itinerari: il sentiero breve (indicato per chi ha bambini al seguito) e l’itinerario lungo (più adatto agli adulti amanti del trekking montano). In entrambi i casi, si parte dal comune di Bionaz per arrivare all’Alpeggio del Grand Rond dove è facile avvistare in zona le marmotte che danno il nome alla passeggiata. (https://www.comune.bionaz.ao.it/per-i-visitatori/luogo/)

L’Alpe delle Marmotte in Trentino
Dal Comune di San Martino di Castrozza (a circa due ore da Trento e 10 km dal Passo Rolle), prendendo la cabinovia dell’Alpe Tognola si entra nel regno fatato delle marmotte. Dinanzi alle imponenti pale di San Martino (2200 m di quota) è stato allestito il parco tematico e gratuito dell’Alpe delle Marmotte, all’insegna del divertimento attivo. All’interno del parco i bambini sono accolti dalle mascotte, le marmotte Marco e Martina che li guideranno alla scoperta del parco giochi in 13 stazioni.

Pala del Cimon (foto Alchenick)

Ci sono scivoli, pareti attrezzate per arrampicata, reti elastiche, pedane da attraversare in equilibrio, anfratti da esplorare e tutto in totale sicurezza. All’interno del parco ci sono varie alternative, una di queste e l’Anello Alpe delle marmotte. È un percorso facile di solo 1,5 km con un dislivello di 150 m che porta in cima proprio sul punto in cui poter fare incontri ravvicinati con le marmotte.
Appena scesi dalla Cabinovia, invece, a un paio di minuti di camminata lungo un comodo sentiero si arriva al Balcone sulle Dolomiti, una terrazza naturale che è uno splendido punto panoramico dal quale contemplare le maestose cime dolomitiche.
Il ritorno a San Martino di Castrozza si può fare tranquillamente a piedi seguendo il Sentiero Ecologico. Dopo un ristoro gradito alla Malga Tognola, proprio dal punto di arrivo della Cabinovia Tognola, partendo dalla pista Cigolera, si scende per circa mezz’ora lungo una comoda strada forestale in direzione della Malga. Questo tratto è immerso in un fitto bosco sognante, dove il sole spunta a mala pena tra i rami degli alberi con magici giochi di luce. Dopo alcuni tornanti ci si imbatte nella strada forestale della Val Cigolera e, da qui, seguendo le indicazioni per San Martino di Castrozza/Malga Fratazza, si arriva alla stazione a valle della Cabinovia da dove siete partiti. A questo punto vale la pena fare una rinfrescante pausa in malga.

Alcuni dati sullo slow tourism in Italia
Il turismo lento è un fenomeno in crescita in Italia, in linea con gli altri paesi europei. Le destinazioni preferite sono quelle con itinerari poco impegnativi, in pianura, collina o lungo la costa. In particolare, parchi naturali e Oasi faunistiche perché si tratta di luoghi in cui entrare in contatto con la natura, ma in totale sicurezza, magari anche con le guide, con la consapevolezza di non deturpare il paesaggio. La montagna resta meta preferita per gli amanti del trekking puro che desiderano cimentarsi con una vera attività sportiva. In aumento, invece, lo slow tourism dedicato alle città d’arte e al cosiddetto trekking urbano (https://www.girareliberi.it/2022/04/10/fare-trekking-urbano-cosa-come-dove-con-chi/) per scoprire o riscoprire le belle città italiane e ai tanti borghi (https://www.girareliberi.it/rubrica/turismo-lento/) a ritmo lento e passo cadenzato.

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