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Gli italiani in vacanza nell’estate 2023: la ricerca del TCI sulla propria community

da Redazione
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In che modo gli italiani hanno trascorso l’estate, ora al termine? Grazie all’analisi condotta dal Centro Studi del Touring Club Italiano sulla sua community di oltre 300.000 individui, è possibile delineare il comportamento e le tendenze turistiche estive alla luce della ricerca di un nuovo equilibrio nella normalità del viaggio. Risulta che quasi il 94% dei partecipanti al sondaggio ha goduto di almeno una vacanza da giugno ad oggi.

L’Italia è risultata essere la destinazione estiva più popolare del 2023, scelta dal 69% dei partecipanti, un dato che si sta avvicinando gradualmente ai livelli pre-pandemia (63% nel 2019). Per quanto riguarda il 31% che ha optato per viaggi all’estero, la maggioranza ha scelto destinazioni europee (26%), mentre il 2% ha viaggiato nelle Americhe, circa l’1,5% in Africa-Medio Oriente, e una percentuale simile ha scelto l’Asia-Pacifico.

Le regioni italiane più visitate sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%). Nell’estate 2023, si è registrato un interesse significativo, presumibilmente un’eredità della pandemia, per le vacanze a breve distanza: il 37% ha infatti trascorso le vacanze nella propria regione di residenza o in una confinante. All’estero, la Francia (19%) è stata la destinazione più scelta, seguita da Grecia (15%), Spagna (13%) e Germania (7%), che ha superato la Croazia.

Il mare è rimasto la meta prediletta (42%) anche nell’estate 2023, con la montagna (19%) in lieve aumento rispetto al 2022 e ancora al di sopra dei livelli del 2019. Allo stesso tempo, i viaggi itineranti in auto, moto e camper (19%) continuano a recuperare, nonostante non siano ancora tornati ai livelli pre-pandemia. Si nota anche un’importanza crescente dei borghi e delle zone interne (4%), così come un ulteriore recupero delle città d’arte (7%), anche se non sono ancora tornati ai livelli del 2019.

L’estate 2023 ha mostrato un andamento delle partenze simile ai periodi pre-Covid: la maggior parte delle persone è partita ad agosto (50%), una media a luglio (32%) e un numero più basso a giugno (18%, ma in aumento rispetto al 2019).

L’auto è stata il mezzo di trasporto più utilizzato (54%) nell’estate 2023, nonostante un ulteriore calo rispetto al periodo pandemico e un allineamento con i dati del 2019. L’aereo (22%) sta recuperando lentamente, anche se non ha ancora raggiunto i livelli pre-Covid (33%). Questo recupero, sebbene positivo, potrebbe essere stato rallentato dall’aumento dei prezzi del trasporto aereo.

Per quanto riguarda l’alloggio, gli hotel e i villaggi turistici rimangono la scelta preferita per l’estate (44%), in linea con l’anno precedente ma ancora lontano dai livelli pre-pandemia. Gli appartamenti in affitto stanno crescendo sia rispetto al periodo post-Covid sia rispetto al 2019, confermando la tipologia con il trend migliore nel medio periodo. Le seconde case (11%) sono in lieve calo rispetto al 2022, ma rimangono ancora una soluzione popolare rispetto al 2019 (6%).

In base alle valutazioni della community del Touring, la media dei punteggi assegnati alle vacanze è stata di 8.5, in aumento rispetto agli anni precedenti e tornata ai livelli del 2019. Tuttavia, la stragrande maggioranza delle persone (76%) ha riscontrato un aumento dei prezzi dei servizi turistici, mentre il resto (24%) ha confermato una stabilità dei prezzi. A causa di questa situazione, il 50% dei partecipanti (in aumento rispetto al 45% del 2022) ha cercato di ridurre le spese di viaggio per le vacanze del 2023.

In termini di comportamento dei viaggiatori, gli italiani hanno continuato a mostrare una preferenza per la pianificazione anticipata delle loro vacanze: il 47% ha prenotato il viaggio con più di due mesi di anticipo, mentre il 28% ha prenotato tra i due mesi e un mese prima della partenza. Solo il 25% ha prenotato con meno di un mese di anticipo. Questa tendenza riflette la necessità di una maggiore sicurezza e prevedibilità nel contesto post-pandemico.

Le preoccupazioni per la sicurezza sanitaria, pur essendo ancora presenti, sono diminuite rispetto al 2022. Mentre nel 2022 il 57% dei partecipanti aveva dichiarato di aver ritenuto la sicurezza sanitaria un fattore decisivo nella scelta delle vacanze, quest’anno la percentuale è scesa al 44%.

Facendo un bilancio dell’estate 2023, si può dire che è stata un’estate di “ripartenza” per il settore turistico italiano. Nonostante le sfide residue dovute alla pandemia, come l’aumento dei costi dei servizi e la necessità di maggiore sicurezza, gli italiani hanno saputo adattarsi e trovare nuove modalità di viaggio. Il ritorno alla normalità è ancora un percorso in corso, ma i dati raccolti dal Centro Studi del Touring Club Italiano mostrano chiaramente un trend di recupero e di ritorno alla normalità pre-pandemica.

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