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Dicembre in Val d’Aosta

da Redazione
69 letture castello di Sarriod

Non solo sci e sport invernali: la Valle d’Aosta a dicembre ha moltissimo da offrire ai viaggiatori curiosi, agli amanti dell’arte e alle famiglie. Che sia nel cuore di una città antica come Aosta, nelle sale di un castello medievale, tra i dolmen megalitici o in museo dotato di attrezzature di ultima generazione, ciò che unisce questi appuntamenti è l’originalità e la varietà delle proposte.

Tra i protagonisti assoluti dell’inverno in Valle d’Aosta c’è l’Area megalitica, recentemente riaperta dopo un’operazione di rinnovamento: un gioiello archeologico che propone un’immersione fisica nel passato, al cospetto di tumuli funerari, dolmen e stele di pietra dal profilo umano, che raccontano una storia che parte dal 4000 a.C. Qui i bambini dai 6 ai 12 anni possono imparare, attraverso la manualità e la creatività, le origini della storia umana. A partire dal laboratorio “Nei panni di un salasso” (6 dicembre), che permette di immedesimarsi nella vita quotidiana di un antico abitante di Aosta. Il mito del passaggio tra la vita e la morte rivive invece in “Il mio obolo a Caronte” (13 dicembre), laboratorio di incisione del metallo per creare la propria moneta personale. Con l’atelier “Luci dal passato” (20 dicembre) si conoscono meglio le lucerne, antiche lampade ad olio dal profondo significato simbolico, mentre “Il colore del vetro” (27 dicembre) punta sulla creatività e le tonalità accese di un materiale versatile come pochi.
Indossando un comodo visore VR si viene teletrasportati in un passato misterioso e remoto. L’Area Megalitica di Aosta racconta le nostre radici affidandosi a una strumentazione di ultima generazione: è un viaggio alla scoperta dell’Aosta pre-romana, abitata da una popolazione che solo recentemente abbiamo imparato a conoscere meglio. Sabato 16 dicembre (alle 11 e alle 16.30) i visitatori potranno osservare da un punto di vista nuovo i reperti custoditi nel museo, e comprendere meglio come doveva apparire quest’area in un’epoca così distante dalla nostra, fino a seimila anni fa.

Ci si sposta invece al castello Sarriod de la Tour, a Saint Pierre, a pochi km dal capoluogo: nel corso di una visita guidata bambini e genitori possono creare, con l’argilla ed elementi naturali, creature fantastiche ispirate a quelle che si trovano nel salone quattrocentesco: ibridi umani e animali, draghi e sirene.

Una scatola di cartone si trasforma in una macchina fotografica. Al Castello Gamba, sabato 30 dicembre, dalle 15.00 alle 17.00, la fotografa valdostana Sophie-Anne Herin propone un atelier di costruzione di una camera stenopeica per aspiranti fotografi di età compresa tra i 6 e i 12 anni. È invece più in tema natalizio il laboratorio “Dalla natura all’arte” (8 dicembre), per un pubblico dai 5 agli 11 anni: vengono raccontate le tecniche di lavorazione della lana, con cui si imparano a realizzare addobbi per le Festività.

La Valle d’Aosta è intessuta di storia, e sono molti i percorsi di scoperta originali che fanno luce su chi eravamo, interpellando la nostra immaginazione. A partire dal Natale di Aosta, da intendere letteralmente come il compleanno della città fondata nel 25 a.C. Da alcuni anni gli studiosi sono riusciti a fissare il giorno esatto, che coincide con il solstizio d’inverno. Il 21 dicembre, infatti, accade una magia: tra le 10.48 e le 10.52 il sole spunta da dietro i monti e illumina perfettamente l’antico Cardo Maximus, oggi via Croce di Città. I romani hanno misurato il percorso della luce per progettare e costruire una nuova città orientandola al solstizio d’inverno. Un omaggio ad Augusto, a cui era associato il simbolo del Capricorno, collegato alla fine delle tenebre invernali e al trionfo della luce.
Anche nel 2023 l’appuntamento è a partire dalle 10.30, per ammirare il fenomeno solare, prima di entrare nella Chiesa Valdese di fronte all’antica fontana di via Croce di Città. Qui un’orchestra composta da ragazzi con disabilità darà vita a un concerto dedicato alle armonie celesti, per festeggiare insieme questa data emblematica.

Castello Aymavilles

Due manieri, due appuntamenti dall’atmosfera fiabesca per chiudere l’anno. La Compagnia italiana di Teatro e Danza anima le visite guidate con danze in costume ottocentesco: un turbine di crinoline, abiti vaporosi di velluto e raso e frac eleganti che ci riporta indietro nel tempo. I balli si svolgeranno sabato 30 dicembre (in diversi turni a partire dalle 14 alle 18) nello scenografico castello di Aymavilles, recentemente ristrutturato, dove sono custoditi gli oggetti della collezione dell’Académie Saint-Anselme, e domenica 31 dicembre (dalle 10 alle 13) al Castello Reale di Sarre, dimora estiva dei Savoia.
a cura di Roberto Serassio

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