Una delle tradizioni più caratteristiche di Sappada, Plodn nel dialetto locale, è il Carnevale, Vosenòcht, momento fondamentale in cui rivivono le tradizioni locali e la cultura popolare, in cui si intrecciano ritualità e folklore, occasione di gioco, divertimento e trasgressione. Protagonisti assoluti sono le maschere, letter, usate per camuffarsi completamente e non farsi riconoscere dai compaesani. Allo scopo vengono usate maschere in legno, lòrvn, intagliate da artigiani locali e tramandate spesso di generazione in generazione. I festeggiamenti del Carnevale sappadino si svolgono come un tempo nelle tre domeniche che precedono la Quaresima, dedicate ai tre diversi ceti della società: la “Domenica dei poveri”, pèttlar sunntach, in cui si usa vestire abiti dimessi e svolgere i lavori più umili per guadagnarsi da vivere; la “Domenica dei contadini”, paurn sunntach che rievoca gli antichi lavori agricoli; la “Domenica dei signori”, hearn sunntach, espressione della classe benestante e occasione di sfoggio dei costumi più raffinati. Le maschere indossano vestiti appropriati a seconda della domenica e inscenano situazioni divertenti in cui coinvolgono gli spettatori e le persone delle case a cui fanno visita. Tutte parlano in falsetto, goschn, per non farsi riconoscere.
Si tratta di un carnevale spontaneo, la cui ritualità è molto antica e si tramanda oralmente tra generazioni. Le maschere hanno molta libertà d’azione, pertanto ogni anno è diverso dal precedente, vuoi per il numero di figuranti, per i volti indossati, vuoi per le scenette e scherzi proposti.
In altre parole è il carnevale di un piccolo paese di montagna, dove tutti si conoscono, dove i volti sono intagliati in proprio, dove si prende spunto dalla vita quotidiana per gli scherzi da fare, approfittando dell’identità nascosta.
Tutte le sfilate sono accompagnate dalla presenza del “Rollate”, la maschera che è anche simbolo di Sappada. Si tratta di una specie di grosso orso con una maschera in legno e due grossi campanacci che non lo fanno passare inosservato. Il Rollate è molto amato dai bambini che lo sfidano a corrergli dietro e farsi rincorrere e, a nche con il peso della sua pelliccia, spesso ci riesce, punendoli con qualche colpo di scopa sul sedere.
Il Rollate non è comunque la sola maschera che si può vedere: sono numerose quelle che rappresentano contadini, poveri e signori e che sono tutte create da esperti artigiani del legno che si divertono nel farne di tutti i tipi: da quelle serie e realistiche a quelle mostruose e divertenti.
Programma:
Domenica 28/01/2024: domenica dei poveri (mascherata itinerante in borgata Cima Sappada ore 14.30)
Domenica 04/02/2024: domenica dei contadini (mascherata itinerante a Sappada vecchia ore 14.30)
Domenica 11/2/2024: domenica dei signori (mascherata itinerante da borgata Bach a borgata Palù
Info: www.plodn.info/calendario-carnevale
A cura di Roberto Serassio