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Il camper in inverno – Quale catene scegliere?

da a.cortellessa
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Il 15 novembre è passato e con questa data arriva l’obbligo, più o meno generalizzato (ma anche un po’ grottesco, ne abbiamo sentito anche per località del Sud al mare …) di dotare le automobili, ma anche furgoni, camper e camion di pneumatici da neve o catene a bordo. Ovviamente l’obbligo vige solo per i tratti di strada (ma anche intero territorio comunale in molti casi) dove è esposto l’apposito cartello che segna, come inizio e fine della obbligatorietà, spesso il 15 novembre appunto e il 15 aprile, date che però possono cambiare a seconda di altezza e latitudine. Questo obbligo vale a prescindere dalle reali condizioni meteo anche se ne viene verificata l’applicazione praticamente solo in condizioni di forte maltempo. In ogni caso, ad esempio durante una forte nevicata, le autorità possono esporre il cartello mobile di obbligo di catene alle ruote (se non si adottano le gomme “termiche”) che impone di montarle immediatamente da quel punto in poi per continuare su quella strada.


Delle gomme invernali ne abbiamo già parlato (vedi https://www.girareliberi.it/2021/10/27/controllo-sulla-neve-e-sul-ghiaccio-1/), qui ci focalizziamo sulle catene tradizionali. Un paio costa da poche decine di euro a poco più di cento per le migliori, o qualcosa in più per altre soluzioni, occupa pochissimo spazio e dura tutta la vita del camper se ben trattate, o più e se le misure sono compatibili ci può accompagnare con il camper nuovo quando lo cambieremo.

Catene classiche


Quelle “vintage”, vecchie catene a maglia trasversale semplice con maglie a filo tondo (quelle che si stendevano a terra e ci si saliva sopra con le ruote cercando di prendere la mira giusta …), ammesso che qualcuno ancora ne abbia, potete tranquillamente portarle in discarica, al cassonetto dei metalli. Saranno sicuramente ormai un ammasso di ruggine e difficilmente della misura corretta: oltre a non essere a norma, garantivano l’avanzamento ma nessuna tenuta laterale e in frenata come invece quelle moderne a losanga e con le maglie a spigolo vivo.
Di catene “moderne”, sul mercato, rivenditore o web che sia, se ne trovano per tutti i gusti e tutti i portafogli. Si assomigliano molto tutte, nonostante prezzi molto diversi: due robusti fili di acciaio aperti con un giunto che fanno da cerchio sui lati dove sono montate le maglie di catene, con forma a rombi che garantisce migliore tenuta laterale e in frenata, a filo quadrato (o a D) e spigolo tagliente. La “maglia” di quelle destinate ai camper è generalmente da 16 mm, alcune dotate anche di rinforzi centrali che fanno più presa nella neve per una maggiore aderenza. Si montano, abbastanza facilmente, sulle ruote di trazione (oggi al 70/80% quelle anteriori) solo quando servono, occupano poco spazio e ci aiutano a superare le peggiori condizioni meteo. Per i camper a ruote gemellate, a trazione posteriore, montarle è ancora più semplice: mettendo i cunei sotto le ruote interne, le catene si montano facilmente su quelle esterne, sollevate da terra.
Su asfalto, le catene si usurano ovviamente, ma soprattutto possono massacrare sospensioni e giunti, per cui vanno usate con estremo buon senso quando la condizione di innevamento è discontinua.

Altre soluzioni

Le calze


In voga da qualche anno, le “calze” (come si chiamano in gergo ma hanno decisamente poco a che vedere con i collant da donna) si trovano in commercio per tutte le misure, camion compresi. Si tratta di una sorta di teli che avvolgono le ruote, realizzati in robusto tessuto con trama tipo nylon che garantisce una aderenza notevole sulla neve. Sono leggere, economiche, comode nell’uso (si montano in pochi secondi e si centrano da sole marciando), pesano quasi niente ed offrono una silenziosità di marcia sconosciuta alle catene tradizionali. Inoltre non graffiano i cerchioni, fatto molto gradito, specie con preziosi cerchi in lega. Peraltro, purtroppo, per quanto costruite in modo robusto, andrebbero tolte ogni volta che le condizioni di innevamento sono finite, pena la possibilità di usurarle rapidamente marciando su asfalto; e se anche la neve fosse presente, ricordiamo che esistono lunghe gallerie autostradali dove possiamo percorrere centinaia o migliaia di metri su strada asciutta. Rappresentano quindi una soluzione occasionale e del tutto temporanea rispetto alle catene tradizionali e sono molto diffuse soprattutto per le auto non catenabili.

I ragni


Soluzione diversa, tecnicamente eccellente ma anche costosa, sono invece i cosiddetti “ragni” dato che l’aspetto è proprio quello di questi insetti con il corpo centrale e le zampe a raggiera intorno. Una parte si monta sul mozzo della ruota sfruttando i bulloni e resta fissa; la seconda parte mobile, formata dai bracci regolabili (da 4 fino a 10) che avvolgono la gomma o direttamente i bracci con le chiodature e le nervature che fanno grip sulla neve, si montano in un attimo solo al bisogno. Sono pratici, regolabili, si adattano a più misure di pneumatici, garantiscono ottima trazione. Come svantaggi, oltre al costo non trascurabile (anche 300 euro o più), alcuni modelli possono obbligare a lasciare montate sui mozzi anche quando non servono le antiestetiche strutture che ci obbligano anche a togliere l’elegante coppa ruota, ma oggi ce ne sono tipi che si agganciano direttamente ai bulloni o al cerchio in maniera semplice e veloce, minimizzando il problema.

Altre catene
Esistono poi soluzioni ancora diverse, spesso prese a prestito dai veicoli pesanti o da innovazioni che hanno sintetizzato il meglio di altri sistemi. Ad esempio le catene formate da fasce plastiche ad anelli singoli che si avvolgono tra cerchione e ruota con chiodature e altre nervature metalliche che garantiscono la trazione, regolabili nella misura con cinghie a cricchetto (ne vanno usati almeno 3 o 4 per ruota per garantire una motricità eccellente).


Un’altra soluzione piuttosto recente, disponibile anche per misure delle gomme camper, sono le catene da neve in tessuto Easy Grip della Michelin: di fatto una sintesi tra catene tradizionali, ragni e calze, con molti dei vantaggi di tutti degli altri sistemi (peso ridotto, facilità e velocità di montaggio, trazione, tenuta, marcia su asfalto silenziosa) offerte ad un costo piuttosto vicino a quello delle catene semplici tradizionali. Soffrono solo di una certa possibilità di usura sull’asfalto data dalla struttura che non è in acciaio ma una rete di fibra aramidica che tiene insieme i tasselli metallici di trazione e può deteriorarsi.

Le “dritte”
Uno dei consigli ripetuti fino allo sfinimento ma evidentemente disattesi è quello di provare a montare le catene in un parcheggio comodo in condizioni meteo buone: sapere cosa fare, e farlo magari rapidamente, nel momento critico, può fare la differenza tra un viaggio tranquillo o trovarsi in seria difficoltà, con il camper che non va né avanti né indietro e magari ingombra la carreggiata, con le istruzioni di montaggio che si coprono di neve mentre infuria una tormenta e ci stiamo gelando …
Un bel paio di guanti robusti e impermeabili poi, insieme magari ad un vecchio tappetino da stendere a terra per inginocchiarsi sulla neve possono aiutarci molto a fare in fretta, senza rovinarci le mani e inzupparci; guidare dopo con i vestiti gelati addosso non è per niente una cosa piacevole!
Un po’ di sano buon senso certamente aiuta nel prevenire le situazioni. Internet e i social ci vengono in aiuto con tante informazioni in tempo reale: montare le catene quando la situazione non è ancora critica sarebbe la norma ma, vedendo quello che succede sulle strade quando si scatena un forte nevicata – con veicoli fermi sulla carreggiata o che sbandano e si intraversano – sembra proprio che non sia si è ancora entrato in testa a molti guidatori.
Altro consiglio, che siano catene tradizionali o altri dispositivi, è quello di lavare bene tutto e asciugare una volta a destinazione, per togliere lo sporco ma soprattutto il sale per trovare tutto in condizioni ottimali una volta che servirà di nuovo, magari dopo anni.
Le catene vanno scelte ovviamente della misura giusta (sulle confezioni ci sono riportate tutte le misure degli pneumatici su cui possono essere montate) e come criterio di scelta va adottato sempre il vecchio buon detto che chi più spende meno spende: un paio di catene leggerine (si anche nel peso fisico!), che magari si rompono poco dopo averle montate, possono essere una vera iattura, lasciandoci con il camper fermo in situazioni magari pericolose o comunque disagevoli

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