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A Prato, per scoprire la storia dei tessuti

da Redazione
89 letture tempo di lettura 4 minuti Panorama di Prato, in primo piano il Museo del Tessuto (credit foto Fernando Guerra)

Dopo il “tutto esaurito” delle visite guidate di inizio anno, continuano ed entrano nel vivo le visite alle realtà industriali di TIPO (acronimo di Turismo Industriale Prato): weekend in giro nella città toscana alla scoperta della storia dei tessuti, tra vecchie e nuove fabbriche, spettacoli, trekking urbano e attività per le famiglie, fino a maggio, per riprendere poi in autunno. Una nuova esperienza di viaggio che valorizza la storia del più grande distretto tessile europeo.

Nell’ultimo weekend di aprile TIPO ci porta nelle manifatture del più grande distretto tessile d’Europa, punto di riferimento in ambito internazionale per la qualità dei tessuti realizzati, con lavorazioni di alto livello pensate per le grandi maison della moda di tutto il mondo. Prato, spingendo sull’innovazione, ha da tempo introdotto una filosofia green nelle proprie produzioni, a partire dal recupero delle materie prime. Sono 2.500 le imprese tessili in attività.

Da non perdere, il 30 aprile (ore 10), l’itinerario sul riuso degli stracci tessili nel distretto green di Montemurlo, nella realtà industriale di Oste, distretto tessile attento a sostenibilità e innovazione. Il tour sarà dedicato alla materia prima per antonomasia della città: lo straccio, o meglio “i cenci”, come si dice a Prato, per scoprire alcune eccellenze produttive dell’area, come l’azienda Com.i.stra, leader nel riuso attivo degli scarti tessili. Gli stracci provenienti dal tutto il mondo acquistano nuova vita attraverso le mani e le lavorazioni esperte dei cenciaioli della ditta Rantex, fino a divenire tessuto prezioso nelle collezioni dei lanifici come Manteco Compagnia Tessile, che esporta l’eccellenza del made in Prato sulle passerelle dei più importanti brand della moda internazionale e che ospiterà lo spettacolo del sabato sera. In programma nella stessa giornata la visita guidata dell’azienda Manteco (ore 20,30).

Manteco nasce nel 1941, da filanda semidistrutta diventa fiore all’occhiello dell’industria tessile; oggi è arrivata alla terza generazione. A Resina, vicino a Napoli, venivano raccolti i capi militari provenienti da tutta Italia. Il fondatore dell’azienda Enzo Anacleto Mantellassi fece trasportare grandi quantità di coperte e indumenti militari di seconda mano a Prato, dove le merci iniziarono il loro viaggio di trasformazione in preziosi filati di lana riciclata. Nel corso degli anni l’azienda di famiglia ha affinato il processo di riciclo portandolo nel mondo del lusso. Oggi Manteco continua il proprio lavoro valorizzando sostenibilità, con soluzioni innovative e che puntano a una filiera a zero rifiuti, il design sostenibile e tracciabile. Aderisce ai principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile ed è stata la prima azienda tessile ad applicare uno studio scientifico (Life Cycle Assessment) sui suoi tessuti di lana riciclata di lusso.
Alla visita in azienda seguirà lo spettacolo di Riccardo Sinigallia (ore 21,15), cantautore, musicista e produttore discografico italiano. Oltre ad aver collaborato con Fabi e Zampaglione, Sinigallia lavora con musicisti del calibro di Max Gazzè, Frankie hi-nrg mc, Marina Rei, Valerio Mastandrea e Ferzan Özpetek.

Museo del Tessuto

Il 1° maggio tornerà il laboratorio per bambini da 7 a 10 anni al Museo del Tessuto (ore 16,30) per avvicinarsi al tema del riciclo e del recupero nel mondo della moda. Il Refashion Kids darà una nuova vita magliette e vestiti usati, con carte termoadesive e stampe serigrafiche.

Altre visite ed eventi anche il 28 e 29 maggio, maggiori informazioni su
www.pratoturismo.it/it/cosa/idee-e-ispirazioni/tipo-turismo-industriale-prato/

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