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Viaggiare in camper in Argentina

da Redazione
233 letture Puna - Cono de Arita

Sele & Humberto di Sentidos Humanos ci inviano questo interessantissimo articolo dal Sudamerica che volentieri pubblichiamo

Come trovare le parole per descrivere questo paese così lontano ma a noi italiani così familiare? Argentina con i suoi 1000 e più volti differenti, è un paese che non finisce mai di stupire.
Ammetto che la prima volta che abbiamo messo piede nella terra criolla de los gauchos e dell’asado, nel 2018, la prima impressione non è stata delle migliori. Arrivando dalla Bolivia prima e dal Cile dopo, l’ingresso al principio dell’inverno, nella parte centrale della Patagonia, per l’esattezza Villa Langostura, ci ha fatto storcere il naso.
I racconti sulla grandezza e la bellezza di questo paese si scontrarono all’istante con una realtà differente, la nostra. Quella di due ragazzi che per portare avanti il loro nuovo stile di vita dovevano, comunque e come tutti, generare ingressi economici. Il nostro viaggio aveva si delle mete turistiche e dei luoghi che volevamo ammirare con i nostri occhi ma, per necessità, l’itinerario, spesso, terminava per essere più una rincorsa a località dove poter lavorare che a luoghi che potevamo contemplare.

Hornocal – Jujuy

Scoprire l’incanto di questo paese ha richiesto, quindi, del tempo. Che per noi si è tradotto in anni. Anni in cui, per una ragione o per l’altra, abbiamo valicato più volte le frontiere argentine lasciando che questo paese si rivelasse a noi nel modo e con i tempi che gli spettavano.
E vi dirò che, anche così, ancora non abbiamo finito di conoscerlo e percorrerlo.

Lontano dalle metropoli caotiche e ripetitive o dai paesini poco attrattivi, si aprono scorci di una natura indescrivibile, frequentemente inospitale, che toglie il respiro e riporta l’uomo alla sua dimensione di piccolo tassello di un puzzle formato parete.

Scegliere cosa visitare in un paese così esteso e ricco di diversità naturale e culturale non è, quindi, cosa semplice.
In questo articolo troverete i principali itinerari più alcuni consigli pratici per organizzare al meglio il vostro viaggio on the road per la patria degli immigrati, ricordandoti che Argentina “è il paese ideale per mettere a prova le tue gomme”.

Itinerario della selva e delle cascate

Cascata del Paco

Se sei amante del verde e della selva, dell’acqua che scorre e della forza dirompente delle cascate allora la provincia di Misiones fa per te. Ubicata nel nord est del paese, confine con Brasile e Paraguay, Misiones è la parte di Argentina che ti sorprenderà per la sua terra argillosa color rosso vivo e per le sue innumerevoli cascate, più di 100 in tutto il territorio.

Misiones è un mix di ingredienti, di cultura, di sapori. Terra che mantiene un forte legame con Paraguay, con cui condivide i colori, il clima e in parte anche la cultura e la cucina. Terra di Guaranì, popolazione indigena autoctona nonché lingua officiale in territorio paraguayo (il guaranì), ma anche terra di immigrati europei e non solo. La città di Oberà nel mese di settembre ospita il Festival dell’Immigrante, occasione per celebrare e ripercorrere le tappe più importanti di un flusso migratorio importante iniziato tra fine ‘800 e inizio ‘900.

Terra di miniere di Amatista pietra preziosa tra le più richiese, e di coltivazione e produzione di tè e erba mate (per intenderci, quella usata per il mate, bevanda tradizionale di una gran parte del Sud America).

Terra di cascate d’acqua per tutti i gusti.
La meta turistica più importante di questa provincia, infatti, rimane “La Catarata de Iguazù”, ovvero l’iconica cascata di Iguazù, la regina delle cascate in Sud America che, insieme alle cascate Victoria in Africa e alle Cascate del Niagara negli Stati Uniti, forma la triade più famosa al mondo.

Le cascate sono tra i fenomeni naturali più affascinati per l’uomo, per tanto se anche tu ne sei un appassionato/a, questa non te le puoi proprio perdere.

La particolarità di questa cascata, o meglio di questo complesso di 275 cascate, è che si trovano giusto nella linea di confine tra Argentina e Brasile ed infatti è possibile visitarle in entrambi i paesi, ammirandole quindi da due angolature diverse. Il lato più bello da vedere? Questo è oggetto di discussione costante tra i cittadini dei due paesi limitrofi, per cui non vi rimane che andare e scegliere con i vostri occhi.

Consigli pratici:
Misiones ha numerose stazioni di sevizio con docce gratis o a prezzi inferiori a 1 euro, ha anche alcuni camping municipali gratuiti in cui è possibile trovare installazioni come bagni, acqua e aree barbecue.
Ti sconsigliamo di visitarla nei mesi estivi (ricordati che siamo nell’emisfero australe, quindi qui l’estate cade nei mesi di gennaio/febbraio e marzo) perché estate equivale a pioggia. Al contrario, se vuoi vivere un inverno mite piacevole, questo è il posto giusto dove rifugiarti.
Verifica sempre lo stato dei fiumi, ci sono delle cascate che vengono chiuse per sicurezza a causa egli improvvisi innalzamenti delle acque che ne impediscono l’accesso in totale sicurezza.
Le cascate si possono vedere anche da una prospettiva più alta, quella del cielo. Esiste una compagnia brasiliana che permette di sorvolare le cascate in elicottero con tour di 10/ 15 min. Noi personalmente non ci sentiamo di consigliarti questa opzione. Primo per il prezzo che si aggira intorno ai 100 euro per un tempo così limitato e secondo, non meno importante, per la contaminazione acustica che spaventa e allontana gli animali. Alla fine dei conti, un’attività molto poco sostenibile.

Itinerario della PUNA e dei popoli andini

Puna – Campo Piera Pomez

La regione della Puna è una zona geografica molto particolare che occupa 3 province argentine: Catamarca, Salta e Jujuy. E’ una regione dalla bellezza indescrivibile, i cui luoghi più suggestivi si trovano prossimi alla frontiera con Cile e con Bolivia.
E’ la zona della Cordillera andina, dei paesaggi surreali, estremi, inospitali dove la presenza dell’uomo è quasi superflua.
Terra di montagne nude e colorate, di vulcani, deserti di sale, occhi di mare, lagune color smeraldo, terme…
Questa è una zona popolata da una vegetazione arida, popolata da molti cactus (qui chiamati cardones) da animali quali lama, alpaca, vicugne, yandu.
Una zona che per la sua ricchezza di minerali è anche oggetto di interessi economici particolari, qui da anni si sta portando avanti l’estrazione indiscriminata di litio e zolfo con conseguenze poco piacevoli per le popolazioni che in queste zone vivono dai tempi antichi.

 

Parte dell’Impero del Sole degli Inca, la Puna è ricca di leggende e di tradizioni ancestrali da scoprire, rituali che le famiglie ancora tramandano e portano avanti nonostante l’avanzare della società moderna.

Consigli pratici:
Tenendo sempre conto del cambio climatico che ormai nulla ci da per certo, il periodo migliore per visitarla è la primavera, nei mesi di settembre/ottobre e novembre.
Controlla sempre le condizioni delle strade, i migliori paesaggi di Argentina sono accessibili solo dopo aver sofferto, e non poco, per le condizioni disastrose della rete stradale che in molti casi non è neanche pavimentata. Valuta bene, in alcuni casi varrà la pena parcheggiare il tuo mezzo e affidarti ad un’escursione organizzata in 4X4.
Alcune delle celebrazioni più importanti e tipiche di queste parti si svolgono nel mese di agosto, con la Festa della Pachamama e la celebrazione dell’esilio Jujeño, o nel mese di febbraio, con un carnevale molto particolare.

Itinerario dei parchi nazionali

Perito Moreno

Prediligi la natura sopra ogni cosa? Allora ti consigliamo di programmare i tuoi chilometri percorrendo i meravigliosi parchi nazionali argentini. Argentina ha una rete nazionale di 38 parchi divisi per zone: Zona Nord, Zona ovest e centro, Area Patagonica.
Sono sicura che il più famoso lo conosci già: il Parco Perito Moreno, luogo ineguagliabile nel mondo in cui è impossibile non farsi conquistare dalla grandezza e dalla perfezione di questa distesa di ghiaccio, appunto il Glaciale.
Visitare questi parchi è un’occasione unica per capire, rispettare, vedere da vicino e lasciarsi stupire dai differenti ecosistemi che popolano questo paese.

Consigli pratici:
Se viaggi con un cane verifica la possibilità di accesso ai parchi con il tuo compagno di viaggio, in alcuni casi potrebbero lasciarlo passare in altri casi no.
A differenza degli Stati Uniti, dove un unico ingresso ti permetterà di visitare tutti i parchi nazionali, in Argentina dovrai pagare singolarmente ogni parco. Calcolalo nel tuo budget.
Se hai limiti di tempo, concentrati su una zona specifica, se invece viaggi come noi senza meta e scadenza, allora visitali tutti! Ogni 90 giorni puoi uscire ed entrare di nuovo nel paese rinnovando la tua permanenza come turista finché non avrai visitato fino all’ultimo di questi parchi.

lago Buenos Aires

Itinerario dei 7 laghi
110 chilometri di strada che partono da San Martin de los Andes fino a Villa Langostura. Si può fare in un senso o nell’altro. Siamo nella parte Ovest di Argentina dove troverai alcuni dei valichi di frontiera con Cile più frequentati ma soprattutto troverai punti panoramici, montagne, fiumi cristallini, boschi patagonici andini e ovviamente laghi.

Consigli pratici:
L’epoca estiva, da dicembre a maggio massimo, è il miglior momento per intraprendere questo itinerario per evitare di incontrare gelo e neve sul cammino.
Questa zona non è tra le più economiche, saperlo in anticipo ti permetterà di organizzare la dispensa in tempo.

Itinerario dei vini, della frutta e dei vulcani
Una terra fertile con una grande produzione di frutta, una terra promessa con un’alta estrazione di petrolio e gas, una terra antica con la presenza di comunità rurali, indigene molto diverse: icunche, pehuenche y puelche, huarpes tehuelche huilliche, mapuche.
Siamo nella provincia di Neuquen e la vicinanza con Cile si fa sentire negli accenti e si fa vedere nelle tradizioni.

Cosa fare qui?
Percorri la provincia visitando i suoi 6 vulcani emblematici, raggiungi il Salto del Agrio, cascata formatasi in un canyon di roccia basaltica proprio a causa dell’antica attività vulcanica, visita le terme di Copahue a pochi chilometri di distanza e se senti la mancanza del vino italiano potrai consolarti organizzando un tour per le botteghe vinicole di Mendoza, la provincia subito adiacente a Neuquen. Qui, si concentra la tradizione vinicola argentina per eccellenza.

Consigli pratici:
Le 3 zone di interesse vinicolo sono: Maipù, Lujan de Cuyo, Valle de Uco.
Visita questa zona tra autunno o in primavera (fine marzo o fine settembre).
Ricordati di prenotare la tua visita in anticipo.

Itinerario atlantico degli avvistamenti
Per gli amanti degli avvistamenti, per coloro che vogliono allenare la pazienza, che amano l’orizzonte, il mare e tutte le specie che lo abitano, questo è l’itinerario che vi lascerà a bocca aperta.

Peninsula Valdès

Il punto di partenza ideale di questo viaggio è la spiaggia del Doradillo – a Puerto Madryn – per concederti la bellezza di svegliarti, gratuitamente, con il canto delle balene e la possibilità di vederle da vicino mentre nuotano e giocano consapevoli dello spettacolo che ci stanno regalando.
Imperdibile, a pagamento e a pochi km da Puerto Madryn, la penisola Valdez, una riserva da apprezzare lentamente, con pazienza. 3/4 giorni sono il periodo ideale per percorrere la costa di questa penisola e darti il lusso di avvistare balene giganti, pinguini simpatici, leoni ed elefanti marini. Da qui potrai proseguire per Punta Tombo per approfondire la conoscenza di nuovi amici pinguini, seguire con la Riserva Naturale Ría Deseado, per vedere gli amati delfini e, se ancora non ne hai abbastanza, potrai terminare in Ushuaia dove nel Canale Beagle potrai decidere di partecipare ad un’ulteriore escursione di avvistamento in mare aperto.

Leoni marini sulla costa Atlantica

Consigli pratici:
Controlla il calendario degli avvistamenti, il periodo migliore va da settembre a dicembre ma ci sono avvistamenti anche nei mesi di maggio e giugno.
Riparati dal vento, nella costa atlantica dovrai abituarti a raffiche di vento a partire dai 60 km/h.
Viaggia con una tanica di benzina di riserva, 20 litri sono più che sufficienti. Nella Patagonia le distanze si allargano così come le possibilità di trovare le stazioni di servizio.

Itinerario della Patagonia Australe

Patagonia

Con Patagonia australe si identifica un ecosistema che inizia nel nord-ovest della provincia argentina di Santa Cruz e la regione di Aysen in Cile. La “carretera australe” infatti ha una versione cilena e una argentina. Il punto culminante di questo itinerario, come ciliegina sulla torta, può essere Ushuaia, la fine del mondo.

Patagonia Australe – Bajo Caracol

I punti imperdibili di questa zona sono:

Il lago del deserto;
Los Antiguos e il Lago Buenos Aires;
Il Chalten, base di partenza per il trekking al Fitz Roy;
Calafate, punto di partenza per visitare il parco Perito Moreno con il terzo glaciale più grande al mondo (lo abbiamo menzionato nella sezione parchi) tanto impattante ed eccezionale da essere inserito in un appartato dell’Unesco come terra di valore universale ed eccezionale;
La Cueva de las Manos, una delle espressioni artistiche più antiche dei popoli sudamericani;
Torre del Paine;

Perito Moreno

Consigli pratici:
Qui si tassativamente evita la stagione invernale a meno che tu non sia disposto ad affrontare in camper temperature che vanno da meno 10 gradi in giù.
Se però ami il freddo, il ghiaccio non ti spaventa e vuoi provare l’esperienza patagonica con i geloni, ricordati delle catene. Fondamentali!
Preparati fisicamente per affrontare i trekking, ha poco senso andare fin la giù e non farne almeno uno.

Itinerario Esteros de Iberà
Siamo nella provincia di Corrientes, qui si sviluppa la seconda palude (o zona umida) più grande al mondo: Estero de Iberà. Le paludi sono risorse fondamentali alla lotta contro il cambio climatico per la loro capacità di assorbimento del carbonio per tanto questa rappresenta una zona di importanza naturale considerevole, per questo è anche l’area protetta più grande di Argentina.

Estero de Iberà

Il nome, Esteros de Iberà, in guaranì significa “acque brillanti”. La biodiversità che si incontra in questo luogo è unica al mondo così come le differenti specie di animali in pericolo di estinzione. 85 specie di mammiferi, 35 specie di rettili e numerose specie di uccelli.
Si può accedere alla località attraverso 4 portali ubicati in punti diversi e i 4 punti presentano situazioni stradali altrettanti differenti.

Consigli pratici:
Verifica la condizione di transito del portale prescelto per la visita soprattutto in caso di pioggia.
Approfittane per fare un’escursione in barca e/o in kayak
Approfittane per regalarti una cavalcata tra le paludi
I cani non sono ammessi

Itinerario della ruta 40
Non potevamo non concludere la lista di itinerari con la Ruta 40: 11 provincie attraversate, 5195 km di strada, 5195 chilometri di avventura.
In Argentina è famosa quanto la Panamericana e negli ultimi anni è stata riconosciuta anche a livello internazionale come uno dei road trip più famosi al mondo. Alcuni cantanti e gruppi argentini l’hanno omaggiata con brani musicali e gli Argentini la celebrano con stickers appiccicati sui termos, sui frigo, su auto e su moto. Si dice che un viaggiatore su ruote è come la vita, si rinnova e cambia tratto dopo tratto. Percorrere la Ruta 40 è la tua occasione per sperimentare questo cambiamento.


Dal faro di Cabo Virgenes, il chilometro zero della provincia di Santa Cruz, fino a La Quiaca provincia di Jujuy, frontiera con Bolivia, la ruta 40 è un condensato di natura, climi, ecosistemi differenti, di popoli originari e di popoli immigrati.
E’ il manifesto della cultura, del patrimonio e della storia di Argentina, e la sua nascita si fa risalire al 1935.
Non c’è suggerimento migliore se non quello di conoscere Argentina percorrendo questa magica, a volte disastrosa, ma sicuramente mitica Ruta 40.

Qui terminano i consigli pratici e gli itinerari principali, corri a mettere sulla tua bucket list un viaggio on the road in Argentina, noi ti aspettiamo dall’altra parte dell’oceano.

Sele & Humberto – Sentidos Humanos
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