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La notte degli alambicchi, in Trentino

da Redazione
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A Santa Massenza di Vallelaghi, in Trentino, suggestivo paesino con un centinaio di abitanti, conosciuto anche come la “piccola Nizza de Trent”, distante solo un quarto d’ora dal capoluogo, lungo la strada che collega la bellissima Valle dei Laghi al Garda, operano da generazioni ben cinque distillerie di grappa a carattere artigianale e conduzione familiare. Dal 4 all’8 dicembre, durante il Ponte dell’Immacolata, la tradizione si rinnova e, nel borgo dove è presente la più grande concentrazione di distillerie in tutta la provincia, espressione di un patrimonio storico e culturale davvero unico, si celebra con la festa degli “Alambicchi accesi” la pregiata grappa trentina. In poco più di un decennio questo evento è diventato un appuntamento che va ben oltre i confini trentini.

Appassionati e turisti arrivano nella Valle dei Laghi da tutta Italia, accomunati dalla passione per un distillato intramontabile e dal desiderio di imparare a conoscerlo meglio in un contesto caratteristico e gioioso, stravolgendo per qualche giorno i ritmi del piccolo borgo trentino. Il prezioso distillato viene prodotto solo con vinacce fresche locali, seguendo la tradizionale distillazione con il metodo “a bagnomaria” in alambicchi discontinui: un’arte tramandata da generazioni, i distillatori utilizzano modeste quantità quando la vinaccia è ancora fresca e profumata, preferendo un riscaldamento uniforme, lento al fine di ottenere una migliore estrazione degli aromi.

Anima della kermesse è rappresentata dallo spettacolo itinerante degli attori della compagnia teatrale Koinè, chiamati a celebrare, raccontare e promuovere, con un tono coinvolgente e ironico, la grappa artigianale trentina. Nell’arco di cinque giorni, la compagnia mette in scena otto spettacoli (tre in più rispetto alle scorse edizioni) per permettere a tutti di partecipare in serenità e nel rispetto delle attuali normative sanitarie. Gli spettatori saranno infatti divisi in 5 gruppi di massimo 25 persone, dotate di radiocuffie e guidate dalla voce narrante del conduttore tv Patrizio Roversi, all’interno delle cinque distillerie del paese – Distilleria Casimiro, Distilleria Francesco, Distilleria Giovanni Poli, Distilleria Giulio & Mauro e Maxentia: l’inedito palcoscenico dove mettere in scena i cinque episodi che compongono lo spettacolo. Il ritrovo finale sarà in piazza.

Non mancheranno ovviamente le degustazioni: ogni tappa sarà l’occasione di assaggiare una delle grappe proposte: tra queste, la grappa di Nosiola, vitigno rappresentativo della Valle dei Laghi e unica varietà a bacca bianca autoctona della provincia, e quella di Vino Santo, vera chicca ottenuta dalle vinacce degli acini di Nosiola lasciati appassire fino a primavera.

degustazioni grappa alla Notte degli Alambicchi

L’appuntamento è per sabato 4, domenica 5 e martedì 7 dicembre con due spettacoli – alle 17.00 e alle 21.00 – lunedì 6 dicembre alle 21.00 e mercoledì 8 dicembre alle 17.00.
Il costo è di 15 euro; è possibile acquistare il biglietto in prevendita.

Per maggiori informazioni visitare www.tastetrentino.it/nottealambicchi
Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi
oppure scrivere a turbineealambicchi@libero.it

La notte degli alambicchi accesi è un progetto a cura dell’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent”, coadiuvata da APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e Istituto Tutela Grappa del Trentino, organizzato con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, e con la collaborazione di Comunità di Valle, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi Trento Monte Bondone e Comune di Vallelaghi.

La grappa del Trentino
La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio. La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi – e, in particolare Santa Massenza – in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.
Le aziende, tutte di dimensioni medio-piccole e a conduzione familiare, lavorano esclusivamente vinaccia freschissima, in modeste quantità, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo “a bagnomaria” all’interno degli alambicchi di rame, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire l’estrazione degli aromi. Nel corso dell’operazione, i mastri distillatori separano l’essenza in testa, coda e cuore, eliminando le prime due e mantenendo solo quest’ultima, che rappresenta il meglio della produzione.
Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata anche da organi esterni, come la Fondazione Mach, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che si occupa delle analisi di laboratorio, e dalla Camera di Commercio di Trento, presso la quale è operativa una Commissione per l’esame organolettico che ne controlla limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.

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