A cura di Roberto Serassio
Situata ad ovest di Madrid, nella Sierra de Gredos, è una meta imperdibile per tutti coloro che visitano la Nazione Iberica ed in particolare la regione a cui questa bellissima città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1985, appartiene. Posta a 1.131 metri s.l.m. è considerata il più alto e freddo capoluogo di provincia spagnolo.
Come la sua vicina Segovia, anche Avila incarna perfettamente l’anima spagnola che, tramite i conquistadores, è stata diffusa anche nel nuovo mondo. Anzi, forse ha contribuito ancora di più a questa diffusione avendo dato i natali a Teresa Sànchez de Cepeda Davila y Ahumada, meglio conosciuta come Santa Teresa d’Avila e venerata in tutto il mondo cattolico.
Anche questo capoluogo castigliano, come tutto il resto della regione, non fu immune al genio maligno dell’inquisitore Torquemada che, in questa città, mandò al rogo più di duemila persone, accusandole di eresia e di altri crimini contro la chiesa e la religione cattolica e le cui spoglie mortali sono sepolte proprio qui, quasi a beffeggiare coloro che dovettero subire il suo cieco fanatismo e la sua ira demoniaca.
La particolarità più importante di Avila sono le sue mura, innalzate a partire dal XI secolo su iniziativa di re Alfonso VI di Castiglia e conservatesi intatte sino ai giorni nostri. Lunghe oltre due chilometri e mezzo, alte dodici metri e provviste di ottantadue torri circolari e di nove porte di ingresso, hanno determinato, durante il corso dei secoli, lo sviluppo urbano della città, originando altresì la distribuzione dello spazio urbano tra i diversi gruppi sociali i quali, ognuno per la sua parte, ha contribuito allo sviluppo di questa città, definita “dei santi e delle pietre”. Se di giorno le mura sono apprezzabili per la loro maestosità ed imponenza, è di notte che danno un tocco suggestivo all’abitato regalando al visitatore l’illusione di essere ritornato nel medioevo.
Incastonata tra le fortificazioni, la Cattedrale, iniziata nel XII secolo, è uno splendido esempio di edificio che integra perfettamente lo stile romanico ed il gotico. Il torrione, chiamato del Cimorro, è quello che, più d’ogni altro, caratterizza questa peculiarità. La chiesa ospita al suo interno alcune pregevoli opere del XV e XVI secolo tra cui anche una tela di El Greco.
Sempre all’interno delle mura sono da segnalare alcuni edifici di notevole interesse artistico come il Palazzo di Polentinos del XVI secolo e oggi sede dell’archivio generale militare, il Torrione dei Guzmanes del XV secolo, noto anche come Palazzo dei Mujica. Altre costruzioni degne di nota sono il Palazzo dei Davila, costruito a più riprese tra il XIII ed il XVI secolo, la casa dei Deanes ed il Palazzo di Piedras Albas che oggi ospita il locale parador.
Tra gli edifici religiosi intra muros si segnalano la Chiesa di San Pedro, uno dei migliori esempi di stile romanico castigliano e la Chiesa del Convento di Santa Teresa, fondato nel 1633 nella sua casa natale. Da non perdere la visita alla cappella edificata nella stanza che fu della Santa.
La Plaza Mayor che, come per tutte le città spagnole costituisce il cuore della vita della comunità, è completamente porticata ed oltre a fornire la sede all’Ayuntamiento, ospita la chiesa romanica di San Juan, della fine del XV e secolo e la cappella gotica di Mosen Rubi dell’inizio del XVI secolo.
Ad ulteriore conferma della sua vocazione di città di fede, Avila presenta ancora, fuori delle mura, una serie di edifici religiosi che il visitatore non può permettersi di ignorare. Tra questi la Basilica di San Vincente è stata costruita a cavallo del X ed il XIV secolo ed è uno dei migliori esempi di architettura romanica della regione.
Il Real Monasterio de Santo Tomàs fu invece costruito nel 1480 in stile gotico su volere del tesoriere reale Hernàn Nuñez che lo fece edificare per accaparrarsi i favori del Torquemada. Il convento ospita tre chiostri: quello dei novizi, quello del silenzio e quello rinascimentale de Los Reyes.
Avila non è però una città di cui si esaurisce la visita con i monumenti più importanti. Avila è una città monumentale per cui tutto ciò che si ammira in essa può essere definito pregevole. Le sue strade, le sue piazze e i suoi edifici, anche quelli che non vengono mai citati sulle guide turistiche, fanno parte del patrimonio culturale di questo centro e quindi vanno apprezzati con tutta l’attenzione che meritano.
La gastronomia di Avila può essere gustata in uno dei tanti ristoranti tipici che la costellano. Eccellenti sono gli arrosti di maialino e di agnello, ma la regina di tutti i piatti è la famosa costata di manzo che, assieme ai fagioli bianchi di El Barco de Avila, è un prodotto a Denominazione di Origine Controllata. Tra i dolci predominano le famose yemas a base di tuorlo d’uovo e zucchero. I vini che accompagnano i piatti a base di carne sono i rossi tipici della Castiglia e Leon che possono essere bevuti sia giovani che invecchiati, secondo il gusto personale di ogni commensale.
Sosta: Parking del Palacio de Congresos, Paseo Santa María de la Cabeza, Avila, GPS: Lat: 40.66084 – Long: -4.70464
Foto apertura: Anual, tutte le altre foto Roberto Serassio