Home RubricheFocus C’è sempre qualcuno che ci spera

C’è sempre qualcuno che ci spera

aumentare la massa a 42,5 quintali?

da Roberto Serassio
24 letture

Ogni tanto salta fuori qualcuno che propone di portare la massa totale ammessa conducibile con la patente “B” a 42,5 quintali. A prescindere dal fatto che la UE ha dichiarato più volte che non modificherà la massa conducibile per quel tipo di patente, i nostri mezzi, la maggior parte di cui omologati per 35 quintali, non potrebbero comunque circolare. Per metterli a norme secondo la nuova massa bisognerebbe avere il consenso della casa costruttrice, che magari (anzi probabilmente) non lo concederebbe e poi fare una pratica burocratica che costa soldi, tempo e fatica per riomologare il veicolo.
C’è un’altra ragione per sconsigliare l’aumento della massa, a prescindere dall’abilità di guida dei camperisti, molti dei quali usano il mezzo poche volte all’anno, la sicurezza in frenata.
Lo spazio di frenata dipende da tre fattori:
• velocità del veicolo;
• condizioni della strada, ossia aderenza (asfalto asciutto/bagnato, liscio/drenante, presenza di neve o ghiaccio), inclinazione (salita o discesa), temperatura eccetera;
• condizioni del veicolo, ossia stato degli pneumatici (anzianità, pressione, spessore e disegno del battistrada, tipologia estiva/invernale, temperatura eccetera), efficienza del sistema frenante (ossia di dischi, pastiglie, tamburi, pressione dell’olio eccetera), presenza di dispositivi specifici (Abs, sistemi anticollisione eccetera).

Fattori che si condensano nella seguente formula: s=v2/(2a·μ), dove v è la velocità, a è la decelerazione e μ è il coefficiente d’attrito tra pneumatici e manto stradale. Visto che la formula è piuttosto complessa e i valori non sono facilmente reperibili a noi comuni mortali, è stata semplificata, almeno per le autovetture, in questo modo: S = V²/152, per cui un veicolo che viaggia a 100 Km/h avrà uno spazio di frenata di 65,79 m. Questo però non è lo spazio di arresto e per ottenerlo bisogna aggiungere allo spazio di frenata il tempo di reazione, ovvero la strada percorsa dal veicolo prima che il conducente reagisca che per convenzione è fissato in un secondo.
Per semplificare con una buona approssimazione, ma sempre e solo per le autovetture, il calcolo dello spazio di arresto è tuttavia sufficiente elevare al quadrato le decine della velocità- Quindi, se un mezzo viaggio a 100 Km/h lo spazio di arresto sarà 10 x 10 = 100.
E’ ovvio che le formule semplificate, anche se si avvicinano di molto alla realtà, sono approssimative in quanto sono costruite su parametri medi, per cui possono esserci degli scostamenti rispetto alle condizioni reali.
E’ altrettanto ovvio che per i mezzi pesanti o semipesanti, come possono essere i camper, i valori ricavati dalle formule semplificate sono molto ottimistici, per cui, se non si vuole utilizzare la formula complessa, vanno aumentati proporzionalmente al loro peso, cosa altrettanto non semplice da fare. La soluzione quindi qual è? Ridurre velocità e peso.
Vale la pena mettere a rischio la sicurezza per recuperare qualche minuto o per portare qualche gadget in più? Io dico di no!
Fonte: Quattroruote

Non perderti:

Lascia un commento

GirareLiberi.it – Web magazine indipendente su camper e turismo

 

Copyright: Foto, video, documenti, testi ed elaborazioni grafiche pubblicati sono di proprietà di GirareLiberi, dei rispettivi autori o dei fornitori del sito. Non è consentita la riproduzione, anche parziale, senza l’espresso consenso della redazione, né in formato cartaceo né tramite altri mezzi di diffusione.

Non è inoltre consentito condividere gli articoli sui canali social senza citare la fonte GirareLiberi e inserire il collegamento diretto al sito tramite link.

© 2025 GirareLiberi  – P.IVA IT09633670584