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Spiagge a numero chiuso

da Roberto Serassio
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La Sardegna, dopo i debutti dello scorso anno, ha deciso di allungare la lista dei lidi protetti ai quali per accedere bisogna prenotarsi e pagare un modesto contributo ambientale.
Questa è la lista delle spiagge protette e il numero massimo di persone ammesse per ognuna di esse:
Piscine di Cannigione – Arzachena Costa Smeralda. Accesso riservato a ottanta persone. Una quota di posti è riservata ai residenti che vi accederanno in modo del tutto gratuito.
La Pelosa – Stintino. Mille e cinquecento i posti disponibili al giorno al costo di 3,50 Euro a persona.
Cala Goloritzè – Baunei. Accessibile ad un massimo di duecentocinquanta persone che dovranno pagare una quota di 7,00 Euro a persona per l’accesso al sentiero che porta alla spiaggia. Accesso gratuito per i residenti.
Cala Mariola, Cala Biriola, Cala dei Gabbiani – Baunei. Accesso massimo consentito a settecento persone al costo di 1,00 Euro a persona.
Punta Molentis e Porto Sa Ruxi – Villasimius. Seicento è il numero massimo di persone ammesse ad un costo di 1,00 Euro a persona più il costo del parcheggio. A Porto Sa Ruxi non si paga l’ingresso, ma il parcheggio.
Tuerredda – Teulada. Qui sono ammesse millecento persone, di cui settecento29 nella spiaggia libera e le rimanenti negli stabilimenti balneari. Non si parla di contributi ambientali.
Cala Brandinchi e Lu Impostu – San Teodoro. . Al momento non si conosce ancora il numero di persone ammesse, ma si sa che l’accesso sarà gratuito per i residenti, 1,00 per gli utenti Tari e 2,00 Euro per i rimanenti.
Oasi Biderosa -. Orosei. Questa la disponibilità: cento posti per le auto, dieci per le moto e cento per le biciclette. Le tariffe sono 15,00 Euro per le auto per i non residenti e 10,00 per i residenti, 10,00 Euro per le moto, 5,00 per i residenti. Per ogni persona vanno inoltre aggiunti 1,00 Euro più 2,00 Euro di quota fissa.
Cala Coticcio/Cala Brigantino – Parco Nazionale Arcipelago La Maddalena. Accesso massimo sessanta persone che però debbono essere accompagnate dalle guide del parco, pagando un contributo di 3,00 Euro.
In linea di massima direi che il contingentamento può evitare danni all’ambiente, anche se spesso non è la quantità, ma la qualità delle persone a provocare i danni. Non sono assolutamente d’accordo che in alcuni casi siano solamente i turisti a pagare il contributo ambientale, quasi come fossero esclusivamente questi a creare problemi, per cui mi sembra un provvedimento estremamente demagogico. Capisco che i residenti paghino le imposte e le tasse di smaltimento rifiuti, ma va pure detto che nelle spese generali che contribuiscono a formare i prezzi delle strutture in cui vengono alloggiati i turisti sono conteggiate tutte le imposte e le gabelle che il proprietario della struttura è tenuto a pagare. Questo significa che un non residente paga in qualche modo imposte come un residente, ragion per cui mi viene il sospetto che alcuni amministratori locali cerchino di salvaguardare l’ambiente senza peraltro perdere popolarità tra i loro cittadini.
Buon viaggio a tutti

Credit foto Pixabay

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