Home TurismoMete Estero Istria Slovena, l’incontro magnifico tra verde e blu

Istria Slovena, l’incontro magnifico tra verde e blu

Tradizioni marinare, benessere, natura, enogastronomia, spiagge incontaminate, borghi unici

da Redazione
14 letture Pirano - foto Jaka Ivancic

A pochi chilometri da Trieste inizia il meraviglioso microcosmo della Istria Slovena, dove il verde rigoglioso si fonde con tutte le sfumature dell’Adriatico, splendenti tra tonalità turchesi incredibilmente brillanti e profondi blu cristallini. Una dimensione non particolarmente estesa, sono solo 46 i chilometri della Slovenia sul mare, ma racchiude una miriade di tesori di natura, cultura, arte, enogastronomia e tradizioni autentiche e vivissime.

Marina di Isola_Credits_Jaka_Ivancic

Questo pezzo di litorale adriatico poco sabbioso, in molti tratti selvaggio e candido con le sue falesie a picco sul mare, vanta svariate Bandiere Blu, ottenute dal comune di Pirano (a cui fa capo Portorose, località con l’offerta benessere più completa d’Europa), da Isola e da Capodistria. Importante da sottolineare anche che la zona dispone di due approdi certificati dalla Bandiera Blu: la marina di Portorose (la prima della Slovenia dedicata al diporto) e quella di Isola. In questa porzione di territorio sloveno, forse, come in nessun altro suo tratto, l’Adriatico lascia chiaramente cogliere la sua affascinante eredità dell’essere stato crocevia tra Venezia e Vienna: punto di partenza per le conquiste della Serenissima; riviera strategica e, al tempo stesso, mondana per l’impero degli Asburgo.

Piazza Tito Capodistria_Credits_Tadej Bernik

Proprio questi gli elementi salienti che colpiscono immediatamente chi arriva per la prima volta nei borghi dell’Istria slovena: le tracce del passato veneziano perfettamente armonizzate con quelle della Mitteleuropa, risalenti all’annessione di inizio ‘800 all’Austria-Ungheria, dopo il breve periodo di dominazione Napoleonica conseguente alla fine della Repubblica Marinara di Venezia. E se Trieste e Pola, soprattutto dopo il passaggio del Veneto al Regno d’Italia nel 1866, erano i porti chiave per la Marina Imperiale e i commerci, l’attuale tratto di litorale sloveno era il luogo per lo svago più dolce e la villeggiatura, grazie al suo clima mite e ai già noti effetti benefici della talassoterapia, con elementi naturali unici quali il sale, i fanghi e l’acqua madre delle saline.

La varietà di voci e tracce di passaggi, compreso quello italiano (l’italiano è lingua ufficiale con lo sloveno), è uno degli elementi più caratteristici dell’Istria Slovena. Interessante partire dalla costa, che occupa la parte più a nord della penisola istriana: inizia subito dopo Muggia, alla periferia est di Trieste, e si spinge fino alle saline di Sicciole, al confine con la Croazia, a pochi chilometri da Umago.

Il salinaio nel Parco naturale delle saline di Sicciole_credis_ Jaka Ivančič

Oltre alla bellezza di località costiere come Portorož-Portorose, Piran-Pirano, Izola-Isola, la Baia della luna, con le sue candide falesie, la spiaggia di Bele skale (Rocce Bianche) e la città di Koper-Capodistria e Ankaran-Ancarano, colpisce la particolarità dell’atmosfera che si percepisce immediatamente e che, a una manciata di chilometri dall’Italia, trasporta già verso echi mitteleuropei e che puntano anche, al tempo stesso, al dolce fascino del sud del Mediterraneo.

Padena (Padna) – credits_Jaka-Ivancic

Anche i borghi dell’interno sono piccoli gioielli dove natura, amore per la terra, vivacità delle tradizioni e particolarità architettoniche con vicoli in pietra, antiche chiese ed edifici storici, creano un equilibrio perfetto, reso unico dalla cordialità delle persone: località, per esempio, come Padna, Korte, Marezige e Hrastovlje sono da mettere in agenda per una una visita e spesso ospitano manifestazioni molto interessanti che valorizzano eccellenze e tradizioni del territorio.

Bric, panorama – Credits_Jaka Ivančič

Le prospere cittadine mediterranee slovene sorgono su quelle che oggi sono delle pittoresche penisole, avvolte da baie, tra spiagge e vecchi porti. Diventano meta ambita in ogni stagione, anche grazie al loro carattere urbano e al clima temperato. Primavera ed estate permettono di godere al massimo delle potenzialità di questi luoghi, tra mare, macchia mediterranea in fioritura, possibilità di vivere una vacanza più lenta e sostenibile, in bicicletta per esempio, o di godere di feste ed eventi dedicati a prodotti e tradizioni, quali, per esempio, la malvasia, l’olio, gli spumanti, gli ortaggi, i cachi, l’aglio e la raccolta del sale.

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