Quella di Grello di Gualdo Tadino (PG), piccolo borgo di cui le prime notizie risalgono al 996 per il castello utilizzato come rifugio dagli abitanti della vallata, è una festa che affonda le sue origini in tempi assai lontani.
Ogni anno, la sera tra il 23 ed il 24 giugno, vigilia della ricorrenza di San Giovanni Battista, la Notte del Fuoco si ripete.
Lo svolgimento è molto semplice, ma pieno di suggestione. Sei portatori del fuoco, per ognuno dei tre rioni in cui è stato diviso il paese, si impegnano in una folle corsa intorno alle diroccate mura castellane: trasportando sulle spalle una grande torcia accesa e successivamente trainando rudimentali tregge sulle quali sono fissati imponenti ceri (incije) composti di legna, paglia e altro materiale infiammabile.
E’ molto probabile che la festa, con i suoi riti, abbia origine da alcuni culti arcaici di matrice pagana, che la Chiesa sostituì nel tempo perché in contrasto con i contenuti cristiani.