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Aree di sosta, qualcosa si muove

un certo interessamento della politica e delle amministrazioni verso il nostro settore

da a.cortellessa
21 letture area sosta Fardella - (PZ) - foto di Serena Fiorentino

La primavera è arrivata, la voglia di partire con il camper cresce di giorno in giorno. Ora bisogna quindi documentarsi, cercare qualche idea di itinerario, magari sentendo sui social chi “c’è già stato”, scaricare qualche app. Spesso però uno degli anelli deboli di questa procedura, almeno a sentire le lamentele in giro, riguarda le aree di sosta e i campeggi. Tra servizi non all’altezza di quanto descritto, prezzi talvolta fuori dalla logica (andare in albergo può addirittura convenire), affollamento nei periodi di punta e località che sembrano non amare i camperisti, il bello della partenza in camper o caravan più di qualche volta si trasforma poi in un penoso peregrinare da un posto all’altro in cerca di una sosta per la notte. Con un minimo di organizzazione, pianificazione e creatività, ovviamente sono problemi che si potrebbero evitare dato che l’overtourism di cui si parla tanto affligge anche le aree di sosta oltre che le località più conosciute. Cercare località meno richieste, scoprendo spesso tesori e gemme artistiche, storiche e paesaggistiche tra borghi sconosciuti e meravigliosi è sicuramente il primo passo, e con il camper e la sua flessibilità è sicuramente più facile.

inaugurazione area sosta Valleombrosa

Qualcosa sembra muoversi però anche sul fronte delle aree di sosta e dei servizi collaterali. Non che l’Italia possa diventare come la Francia, o più generalmente il Nord Europa, dove l’organizzazione dei servizi per chi viaggia in libertà è per noi stupefacente. Alcune recenti delibere a livello amministrativo nazionale (vedi https://www.girareliberi.it/bando-aree-di-sosta/), regionale e locale, mostrano un certo interessamento della politica e delle amministrazioni verso il nostro settore, oltre a qualche importante stanziamento di fondi pubblici destinato (già spendibile) che ha messo in moto una certa attenzione al mondo del turismo in libertà, un valore importante nel creare situazioni dove camper, caravan e relativi equipaggi possano essere accolti con i dovuti riguardi, riconosciuti come turisti nel senso più ampio del termine che portano benessere nei luoghi visitati. La recente nomina di uno dei più conosciuti e attivi operatori delle associazioni del settore camper (vedi https://www.girareliberi.it/il-movimento-politico-noi-moderati-organizza-il-suo-settore-turismo/) come consulente responsabile della sezione turismo outdoor e camping di un partito politico è un segnale da non sottovalutare.

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